COSTA DʼORO

Enciclopedia Italiana (1931)

COSTA D'ORO (Côte-d'Or; A. T., 32-33-34)

Valeria BLAIS
Emmanuel DE MARTONNE

"Costa" quasi continua nella Francia, dentellata da strette vallate dette combes, che con direzione NE.-SO. si estende per circa 50 km da Digione a Chagny, dominando da 150 m. di altezza la pianura della Saona; traversa la Borgogna e fa parte della grande linea spartiacque che separa le acque che vanno all'Oceano da quelle che vanno al Mediterraneo; culmina nel Bois Janson (636 m.). La Costa d'Oro corrisponde a un'importante dislocazione tettonica: una serie di faglie a gradini, che fanno scomparire all'E., verso la vallata della Saona, le stratificazioni calcaree giurassiche, formanti i pianalti donde ha origine la Senna. La sua fama non è dovuta a importanza geografica, né alle gole profonde e alle sue belle foreste, ma ai vigneti che prosperano sui suoi depositi calcarei, poiché la catena, inclinata verso le grandi pianure della Saona, ha esposizione eccellente; tali vigneti infatti forniscono buona parte dei più rinomati vini della Borgogna (v.).

Dipartimento della Costa d'Oro. - La Costa d'Oro dà il nome a un dipartimento francese, formato con una parte della Borgogna, che copre una superficie di 8787 kmq. e conta 328.880 abitanti. Capoluogo è Digione (83.815 ab.).

Il dipartimento sta a cavallo di due regioni ben diverse: la Costa d'Oro fa come da asse. A NO. gli altipiani calcarei, che raggiungono e superano i 400 m. di altitudine, formano una serie di gradini. Le acque scorrono verso NO., seguendo la pendenza degli strati con l'Armançon, la Senna, l'Aube, che incidono sul margine del dipartimento la costa giurassica dello Châtillonais. La "Montagne e è un paese secco, ventoso, ricoperto da grandi foreste, con numerose grotte, le cui acque, inghiottite dal suolo permeabile, inondano in inverno le rare vallate a fondo piatto. Vi è una sola città: Châtillon-sur-Seine. Verso occidente il dipartimento si estende fino al nord dell'antico massiccio del Morvan, con la sua depressione periferica, l'Auxois, zona di larghe vallate, sviluppate nelle marne del Lias, dominate da alte sporgenze calcaree. La città principale, Semur, situata sopra uno sperone calcareo, domina la valle del Serein.

A SE. della Costa d'Oro la pianura della Saona è il fondo dell'antico lago di Bresse, i cui depositi di sabbia e di marna sono stati sgombrati e in parte ricoperti di fango. Meno pittoresca e più umida delle regioni precedenti, disseminata di stagni, le sue acque vengono convogliate verso il sud dalla Saona e dai suoi affluenti. Per lungo tempo boscosa, è stata dissodata soprattutto dai monaci dell'Abbazia di Cîteaux. Le foreste permangono sulle sabbie; sulle alluvioni sorsero grossi villaggi, in mezzo a radure, centri di allevamento e di coltura del grano e delle barbabietole.

Sulla sinistra della Senna, il massiccio granitico della Serre costituisce quasi un minuscolo Morvan. Più a N. le sabbie e le marne terziarie, modellate in collina, annunciano la Porta della Borgogna.

Sulla montagna gl'inverni sono rudi; il suolo rimane coperto dalla neve per più di 40 giorni. Abbondanti vi sono le piogge estive (media annua 1200 mm.). La pianura della Senna è notevole per le sue estati calde e relativamente secche (Digione: temp. media del luglio 20°,1; 671 mm. di pioggia all'anno). Gl'inverni sono più freddi di quel che non si penserebbe, con nebbie soprattutto lungo il fiume. Vi prospera il mais. La Costa d'Oro propriamente detta deve alla sua esposizione e alla natura del suo suolo il favore che vi gode la coltivazione della vite. Nel suo insieme il dipartimento della Costa d'Oro è rimasto soprattutto agricolo. L'allevamento prospera nell'Auxois (133.720 capi di bovini nel dipartimento, nel 1925); le colture dei cereali arricchiscono la valle della Saona: nel 1925 1.565.000 hl. di grano; 550.000 quintali di avena; 14.000 quintali di mais. Ma la più grande fonte di rendita è la vite (16.090 ha. dettero 430.520 hl. di vino nel 1924). La densità della popolazione è molto ineguale. Sugli altipiani boscosi e aridi della "Montagne" non arriva a 20,23 ab. per kmq.; nell'Auxois arriva a 35 circa; si approssima alla media nella pianura della Saona e raggiunge i 100 sulla "Côte" occupata dai grossi villaggi dei vignaioli.

Regione di passaggio sulla strada del mezzogiorno, il dipartimento ha sempre esercitato una funzione commerciale. Numerose le piccole citta antiche: Semur (3010 ab.), Châtillon (4462); e notevoli anche le città della zona del vigneto; Beaune (11.990 ab.), Nuits (3240) e il capoluogo Digione (v.).

Bibl.: P. Girardin, Le relief des environs de Dijon et les princ. formes topograph. de la Bourgogne, in Ann. de géographie, 1902, pp. 42-53, 4 figg., i carta a 1 : 320000; A. Mairey, Les regions naturelles de la Côte-d'Or (Dijon et la Côte d'Or), in Assoc. Franç. pour l'avanc. des sciences, Comptes rendus, XL session, Dijon, Parigi 1911; H. Drouot, La Côte-d'Or, Parigi 1925.

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