COSTANZA (lat. Constantia; ted. Konstanz)

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1994)

COSTANZA (lat. Constantia; ted. Konstanz)

H. Maurer

Città della Germania meridionale (Baden-Württemberg), sulla sponda occidentale del lago omonimo presso l'efflusso del Reno, quasi al confine con la Svizzera.Il nome C. fu dato verosimilmente dall'imperatore Costanzo II (337-361) a un insediamento romano (risalente alla metà del sec. 1° d.C.) in seguito trasformato in un castellum di frontiera contro gli Alamanni. Occupata da questi ultimi nel sec. 6°, tra la fine di questo e il successivo C. divenne sede vescovile. Alla fine del sec. 11°, dall'insediamento del mercato, sorto già nell'Alto Medioevo presso la chiesa vescovile, si sviluppò una comunità la cui cittadinanza assunse un ruolo di crescente importanza fino a ottenere, alla fine del secolo seguente, che l'imperatore divenisse, accanto al vescovo, signore di C., la quale infatti ebbe così il doppio status di città vescovile e imperiale.L'organo del Consiglio apparve per la prima volta nel 1225 e la carica di borgomastro nel 1309; il più antico sigillo cittadino risale al 1246. Dal sec. 13° al 15° C., favorevolmente collocata sulla via che conduceva all'Italia tramite i passi della Svizzera, ebbe grande importanza come centro per il commercio del lino prodotto nella Germania meridionale, un commercio che non si limitava ai paesi del Mediterraneo ma si estendeva anche alla Francia settentrionale, alle Fiandre e all'Inghilterra. Questo importante ruolo, che non venne indebolito dalle ripetute lotte cittadine a partire dal 1342-1343, fece sì che la città ospitasse nel 1414-1418 un concilio ecumenico i cui atti principali furono la condanna ed esecuzione di Jan Hus (1415) e l'elezione del papa Martino V (1417). Il progressivo declino economico a partire dalla metà del sec. 15° e il decentramento di C. rispetto alla Confederazione elvetica dal 1499 comportarono una sensibile diminuzione della sua importanza.Gli scavi effettuati dal 1983 nell'area della città vecchia (Fischmarkt, Marktstätte) hanno messo in evidenza soprattutto il processo sistematico di ampliamento della città verso E con la colmata della sponda del lago e, a partire dal sec. 13°, verso S. La città vescovile si sviluppò dalla cattedrale altomedievale di St. Marien e dalla quasi contemporanea parrocchiale di St. Stephan, in direzione N e S, lungo un tracciato viario risalente a epoca romana. Determinante per la crescita della città fu la fondazione, nel sec. 10°, delle chiese di St. Johann, St. Paul, St. Lorenz e dell'abbazia benedettina di Petershausen, le cui dedicazioni, come del resto quella della cattedrale, costituiscono un esplicito riferimento a Roma. Di particolare importanza fu la costruzione dell'abbazia di Petershausen, con la quale si verificò per la prima volta un'estensione della città - precedentemente sviluppatasi soltanto sulla riva sinistra del fiume - sulla sponda destra del Reno. Un ponte fisso sul fiume, tuttavia, fu realizzato solo intorno al 1200. L'insediamento monastico di Petershausen, così come il Paradies posto a O della città e la tenuta agricola di proprietà vescovile di Stadelhofen a S nel corso dei secc. 14° e 15° vennero inclusi urbanisticamente e giuridicamente nella città vecchia come sobborghi; durante il Duecento, tuttavia, essi avevano già avuto uno sviluppo sistematico prima di raggiungere intorno al 1300 una forma urbana che mantenne la sua validità fino al 19° secolo. Essi si caratterizzano soprattutto per una marcata estensione da N a S e per un altrettanto singolare e ridotto sviluppo in direzione E-O lungo la sponda del lago. La cinta muraria della città vecchia e dei sobborghi (escluso il Paradies) venne ultimata nella seconda metà del 15° secolo.Tra gli edifici che ancor oggi conservano l'aspetto medievale è da menzionare in primo luogo il duomo, già chiesa vescovile; le parti più antiche della costruzione ancora visibili sono la cripta con la tomba del martire Pelagio, del 900 ca., e la Mauritius-Rotunde, a N-E del coro, che risale a epoca ottoniana. L'attuale corpo longitudinale a tre navate divise da colonne venne eretto dal 1052 al 1089 in seguito a un crollo (1052); tra il sec. 11° e il 12° furono aggiunte le due torri occidentali, intorno al 1300 un nuovo chiostro e a partire dal sec. 14° una serie di cappelle gotiche.Fra le opere d'arte conservate nel duomo sono da ricordare il monumentale disco metallico con la Maiestas Domini (sec. 10°), attualmente nella cripta, e la riproduzione del Santo Sepolcro, un piccolo edificio a pianta dodecagonale con elementi formali di derivazione francese risalente al 1260 ca. e collocato nella Mauritius-Rotunde.L'arciparrocchiale di St. Stephan ha conservato la struttura tardogotica del sec. 15°, mentre le chiese mendicanti, ora sconsacrate, dei Domenicani (od. Inselhotel) e dei Francescani (od. Stephansschule) e quelle degli Agostiniani (od. Dreifaltigkeitskirche) permettono ancora in buona parte di riconoscere chiaramente i caratteri architettonici medievali, per lo più del 13° secolo. L'importante chiesa romanica dell'abbazia benedettina di Petershausen, con un grandioso portale a figure del sec. 12° (Karlsruhe, Badisches Landesmus.), venne demolita nel 1831-1832.Per l'architettura civile, oltre a tre torri facenti parte delle mura cittadine, quasi completamente smantellate nel sec. 19°, sono da menzionare, almeno per la veste esterna: il Kaufhaus am Hafen ('emporio al porto'), del 1388; la casa zur Katz, del 1424, esempio di abitazione di rappresentanza del patriziato; la casa zum Rosgarten (od. Rosgartenmus.), in origine sede di una corporazione; varie case borghesi e torri nobiliari (dal sec. 13°).Numerose sono le pitture murali di soggetto tanto sacro quanto profano conservatesi a Costanza. In primo luogo sono da ricordare il fregio con martiri realizzato intorno al 1300 sulla parete settentrionale della chiesa dei Domenicani e gli affreschi (prima metà sec. 14°) che decorano diversi ambienti della casa zur Kunkel, nei pressi del duomo, con scene raffiguranti il processo della tessitura del lino, alcuni episodi dal Parzival di Wolfram von Eschenbach, il re Davide e, infine, le Weiberlisten ('astuzie femminili').Vanno infine menzionate le pitture murali che, durante il concilio, nel 1417, l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo commissionò a tre pittori della città per la parete della chiesa degli Agostiniani per commemorare gli avvenimenti e i protagonisti del concilio stesso.

Bibl.: H. Reiners, Das Münster unserer Lieben Frau zu Konstanz (Die Kunstdenkmäler Südbadens, 1), Konstanz 1955; A. Knoepfli, Kunstgeschichte des Bodenseeraumes (Bondensee-Bibliothek, 6-7), 2 voll, Konstanz-Sigmaringen 1961-1969; H. Maurer, Konstanz als ottonischer Bischofssitz (Veröffentlichungen des Max-Planck-Instituts für Geschichte, 39), Göttingen 1973; B. Schirok, Parzival in Konstanz, Schriften des Vereins für Geschichte des Bodensees und seiner Umgebung 106, 1988, pp. 113-130; Die Konstanzer Münsterweihe von 1089, a cura di H. Maurer, Freiburg 1989; H. Maurer, Konstanz im Mittelalter, 2 voll., Konstanz 1989; A. Walz, Die mittelalterlichen Wandgemälde der ehemaligen Dominikanerkirche in Konstanz (Europäische Hochschulschriften, s. XXVIII, 63), Frankfurt a. M. 1990.

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