Credibilita

Lessico del XXI Secolo (2012)

credibilita


credibilità s. f. – Capacità delle autorità di politica economica di convincere i soggetti privati che gli impegni presi dalle stesse autorità verranno mantenuti e che quindi le loro azioni future saranno coerenti con gli annunci fatti precedentemente. Nella teoria economica il problema della c. ha trovato una formulazione analitica nel concetto di 'incoerenza temporale' formulato da F. Kydland ed E.C. Prescott con riferimento alla politica monetaria, cioè quel fenomeno che si verifica quando una politica ritenuta ottimale al tempo to non appare più tale al tempo tn. In questo caso, il policy maker è indotto a usare i suoi poteri discrezionali per cambiare politica. Tale cambiamento potrebbe essere considerato un aggiustamento razionale rispetto alla nuova situazione; ma se, come spesso avviene, gli operatori economici sono in grado di anticiparlo, essi modificheranno i loro comportamenti in modo tale da vanificare l’obiettivo della politica monetaria. Il fenomeno dell'inconsistenza temporale non interessa solo la politica monetaria: poiché in democrazia una legislatura non può vincolare quella successiva e una coalizione di governo non può assumere impegni per i governi futuri, tutte le politiche pubbliche corrono il rischio di risultare temporalmente inconsistenti. In mancanza di un impegno credibile dei governi a seguire con coerenza una certa linea, la c. stessa delle politiche ne risulta compromessa. Una delle soluzioni proposte al problema dell’incoerenza temporale e della perdita di c. è quella di sostituire la discrezionalità dei policy maker con l’introduzione di regole fisse e quindi non modificabili. La necessità di restituire c. alle politiche si è posta con particolare urgenza nel corso della crisi del , che a partire dal 2010 ha colpito numerosi paesi europei costringendoli a finanziare il proprio debito pubblico a tassi di interesse sempre più elevati (v. ) ed esponendoli al rischio di , ed è uno dei motivi che ha portato diversi tra questi, tra cui l’Italia, a inserire l’obbligo costituzionale del pareggio di bilancio (v. ).