Credit risk transfer

Lessico del XXI Secolo (2012)

credit risk transfer


<krë'dit risk tränsfëë> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Operazioni di natura finanziaria che consentono a un creditore (risk shedder) di trasferire il rischio di credito (credit risk transfer, CRT) a un altro soggetto (risk taker) attraverso operazioni di cartolarizzazione (v.): in caso d’inadempienza del debitore (dovuta, per es., al mancato rimborso di un prestito o di titoli, o al fallimento del debitore oppure alla ristrutturazione del credito), il risk taker dovrà pagare al risk shedder (spesso tramite consegna di titoli) un ammontare pari al valore nozionale del credito trasferito. I principali strumenti per il CRT sono i credit default swaps (v. CDS), le credit linked notes (CLN), le asset backed securities (v.) e le collateralized debt obligations (v. CDO). Tali strumenti consentono di ottenere importanti vantaggi, sia a chi domanda sia a chi offre protezione dal rischi, dovuti sia alla possibilità di diversificazione dei rischi attraverso l’aggregazione (pooling) di una molteplicità di collaterali (v.) diversi tra loro, sia alla loro suddivisione in tranche con gradi crescenti di ripartizione del rischio (tranching). In questo modo si abbina il vantaggio della diversificazione del rischio, ottenuto tramite l’aggregazione di una molteplicità di rischi, alla separazione in tranche, che permette di scaricare eventuali insolvenze sulle tranche a più alto rischio ma, per tale ragione, a più elevato rendimento. Queste stesse caratteristiche contribuiscono allo stesso tempo a rendere gli strumenti per il CRT talmente complessi da offuscarne l’inerente rischiosità. I malfunzionamenti del mercato creati dalle accentuate asimmetrie informative (v.) che sono proprie di questi strumenti, la complessità dei prodotti e l’opacità del mercato in cui essi sono trattati e, soprattutto, le difficoltà che s’incontrano nello stimare correttamente il rischio di credito (v. rating) possono, di fatto, vanificare i vantaggi potenziali offerti quando, per qualsiasi motivo, si abbiano perturbazioni del sistema finanziario, come di fatto si è verificato verso la metà del 2007, quando si è sviluppata una crisi che, partendo dagli strumenti connessi ai prestiti immobiliari concessi a prenditori con basso merito di credito (v. subprime), si è presto estesa a tutti i principali segmenti di mercato e alle principali economie mondiali.

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