Dalai lama

Dizionario di Storia (2010)

dalai lama (tibetano «oceano di saggezza»)


dalai lama

(tibetano «oceano di saggezza») Titolo che nel 1578 Altan khan, capo dei mongoli khalka, attribuì a Sonam Gyatso (in tibetano bSod nams rgya mtsho), terzo abate di ‛Bras spungs, il più importante monastero della scuola dei Gelugba (dGe lugs pa), fondata da Tsong Khapa (bLo bzangrags pa, 1357-1419). Poiché i Gelugba avevano introdotto il principio della reincarnazione per la scelta del successore al trono abbaziale, il titolo fu retrospettivamente attribuito ai due predecessori, inaugurando così una genealogia spirituale che risaliva al bodhisattva Avalokitesvara (sPyan ras gzigs), protettore del Tibet. Il primo d.l. fu dGe ‛dun grub (1391-1475), nipote di Tsong Khapa; dei tredici suoi successori, quelli dal nono al dodicesimo morirono tutti giovanissimi. Il più importante fu il quinto Lobsang Gyatso (Ngag dbang blo bzang Rgya mtsho, 1617-1682), che portò al potere politico la scuola dei Gelugba con l’introduzione della teocrazia tibetana nel 1642. I d.l. erano a capo del governo tibetano, formato dai due rami, laico (bka’ shag) ed ecclesiastico (yig tshang). L’attuale d.l., Tanzin Gyamtso (bsTan ‘dzin rgya mtsho) è il quattordicesimo e forse l’ultimo; il titolo ufficiale tibetano era rgyal ba rin po che. Nato (1935) presso il monastero di Kunbum (Tibet nordorientale) da famiglia di contadini, fu intronizzato soltanto il 22 febbr. 1940, poiché Ma pu fang, signore della guerra che dominava la regione, pretese un riscatto per lasciarlo partire. Posto a capo del governo tibetano nel 1950, in seguito all’invasione cinese, che denunciò con due appelli all’ONU (1951), fu costretto ad accettare l’accordo in 17 punti, siglato a Pechino dalle delegazioni cinese e tibetana. Nel 1954 fu proclamato presidente dell’Associazione dei buddhisti cinesi. Nel marzo 1959 la rivolta popolare di Lhasa e la dura repressione cinese determinarono la sua fuga in India. Da allora vive a Dharamsala. Negli anni Ottanta intensificò l’attività internazionale in favore del Tibet con molte iniziative il cui principio ispiratore era la non violenza. Nel 1988 presentò a Strasburgo un piano di pace in cinque punti e nel 1989 ricevette il premio Nobel per la pace. Nel 1990 diventò cofondatore del Mind and life institute.

CATEGORIE
TAG

Avalokitesvara

Lobsang gyatso

Reincarnazione

Sonam gyatso

Bodhisattva