Barenboim, Daniel

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Pianista e direttore d'orchestra (n. Buenos Aires 1942), di famiglia ebrea di origine ucraina, naturalizzato israeliano. Tra gli interpreti e i direttori d'orchestra di maggior prestigio a livello internazionale. Talento precoce, ha esordito in Argentina giovanissimo come pianista (1949) e si è poi trasferito in Israele di cui divenne cittadino nel 1952. Ha studiato quindi a Salisburgo con E. Fischer (piano) e I. Markevič (direzione), e a Parigi con N. Boulanger (composizione). Dopo aver svolto, dal 1956, un'intensa attività come pianista, si è dedicato per lo più alla direzione (dal 1962), esibendosi nelle più importanti istituzioni musicali del mondo con prestigiose orchestre (Orchestre de Paris dal 1975 al 1989); ha assunto poi la direzione artistica del nuovo Opéra di Parigi. Nel 1990 ha diretto i Berliner Philarmoniker nella loro prima tournée in Israele; nel 1991 è succeduto a G. Solti come direttore principale della Chicago Symphony Orchestra, quindi dal 1992 direttore artistico e musicale della Staatsoper Unter den Linden e della Staatskapelle di Berlino, ecc. Si ricordano tra le sue interpretazioni del grande repertorio classico e romantico, soprattutto Mozart (l'integrale dei Concerti con la English Chamber Orchestra, nel doppio ruolo di solista e direttore), Beethoven (di cui ha inciso l'integrale delle Sonate, dei Concerti, e delle Sonate per piano e violino), Chopin e Brahms. Come direttore spazia da Bach e i classici viennesi agli autori francesi (esemplare la sua versione della Symphonie fantastique di E. Berlioz); notevole l'interpretazione di autori tardo romantici (A. Bruckner, P.I. Čajkovskij, E.W. Elgar), l'equilibrata lettura dei capolavori wagneriani, ma ha curato anche le prime esecuzioni di autori contemporanei, allargando il suo repertorio sino alla musica afroamericana, al tango argentino, al jazz e alla musica brasiliana. Con la costituzione del West-Eastern Divan Workshop e dell'Orchestra, insieme allo scrittore E. Said, B. ha promosso una modalità altamente internazionale per la formazione musicale dei giovani talenti a partire dai giovani israeliani e arabi. Direttore musicale della Scala di Milano dal 2011, nel 2012 ha pubblicato il saggio La musica è un tutto. Etica ed estetica.

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