Dardanelli

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(turco Çanakkale Boǧazι) Braccio di mare (lungo 70 km, largo da 1,3 a 6 km; prof. max 90 m) che divide la penisola di Gallipoli dall’Asia Minore e mette in comunicazione, attraverso il Mar di Marmara e il Bosforo, il Mar Egeo con il Mar Nero. Il nome deriva dall’antica città di Dardano, presso l’odierna Çanakkale.

Geologicamente il solco che lo contiene è considerato come una valle sprofondata. Lo stretto è percorso da correnti superficiali tra il Mar di Marmara e l’Egeo, con velocità da 3 a 8 km all’ora; correnti profonde (a 15 m) in senso inverso portano acque più salse al Mar di Marmara. I centri più importanti che sorgono sulle sue rive sono: Gallipoli, Çanakkale e Kumkalesi.

Lo stretto dei D., che permette di chiudere agevolmente il passaggio tra il Mar Egeo e il Mar di Marmara, costituì sin dall’antichità (gr. ῾Eλλήσποντος, lat. Hellespontus) un obiettivo strategico di fondamentale importanza per il cui possesso combatterono in ogni epoca quelle potenze che attraverso di esso intendevano assicurarsi il libero transito tra il Mediterraneo e il Mar Nero o attaccare la vicina Costantinopoli; pertanto fu spesso teatro di aspre battaglie navali, a partire da quella che nel 323 d.C. oppose Crispo, figlio di Costantino, alla flotta di Licinio. Nel Medioevo lo stretto fu a lungo conteso ai Bizantini (che esigevano una gravosa tassa sulle merci in transito) dalle repubbliche marinare italiane. Il possesso di Gallipoli, dal 1354, e la successiva fortificazione della riva asiatica dello stretto, consentì poi ai Turchi di sbarrare il passaggio ai convogli cristiani nonostante i ripetuti tentativi di Venezia di forzarlo. Alla fine del 18° sec., con l’affermarsi dell’espansionismo russo verso il Mediterraneo, i D. assunsero un ruolo determinante nella politica internazionale e sorse allora, in rapporto alla libertà di passaggio attraverso lo stretto (e insieme attraverso il Bosforo e il Mar di Marmara), la cosiddetta questione degli Stretti. Il forzamento dei D. riuscì per la prima volta nel 1807 alla flotta inglese di J. T. Duckworth durante la guerra ai Turchi alleatisi con Napoleone, poi nuovamente nel 1854 allo scoppio della guerra di Crimea. I D. furono ancora teatro di battaglia durante la guerra italo-turca del 1912 e nel corso del primo conflitto mondiale.

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