HILBERT, David

Enciclopedia Italiana (1933)

HILBERT, David


Matematico, nato il 23 gennaio 1862 a Königsberg, dove frequentò l'università in intima comunione di studî con A. Hurwitz, già allora professore, e con H. Minkowski, suo condiscepolo di poco più giovane. Ivi rimase, con brevi interruzioni, come docente e come straordinario, fino alla sua chiamata all'università di Gottinga (1895), che per le sue grandi tradizioni, allora continuate da F. Klein, già costituiva il maggior centro matematico della Germania. Questo primato egli ha mantenuto e in qualche senso esteso con la sua autorità di ricercatore, col suo fascino di maestro e di animatore. Si può dire che del suo insegnamento abbiano risentito l'influsso quasi tutti i matematici tedeschi delle nuove generazioni. Lasciò la cattedra nel 1929.

Nell'opera del H. sono contemperate, in un elevato equilibrio, le tendenze critiche e la potenza inventiva. La visione unitaria dei varî indirizzi matematici, cui egli ha ispirato la sua attività, è illustrata nella conferenza Mathematische Probleme (in Göttinger Nachrichten, 1900), tenuta al II congresso internazionale dei matematici (Parigi 1900). Le sue ricerche originali, oramai classiche, si possono raggruppare, per sommaria indicazione, secondo sei indirizzi diversi: teoria delle forme, in cui, fra l'altro, ha stabilito il teorema generale della finitezza della base del sistema degl'invarianti e covarianti per le forme a quante si vogliano variabili (v. algebra, n. 69); teoria dei corpi algebrici di numeri (è celebre il rapporto del H. in Jahresbericht der deutschen Math.-Vereinigung, IV, 1897, pp. 175-546); fondamenti della geometria (v. Grundlagen der Geometrie, Lipsia 1899; 7a ediz., 1930); equazioni integrali e funzioni d'infinite variabili (Grundzüge einer allgemeinen Theorie der linearen Integralgleichungen, Lipsia-Berlino 1912; Wesen und Ziele einer Analysis der unendlichvielen unabhängigen Variabel, in Rend. del Circ. mat. di Palermo, XXVII, 1909, pp. 59-74); basi concettuali della fisica (Die Grundlagen der Physik, in Math. Ann., XCII, 1924, pp. 1-32, ecc.); principî dell'aritmetica in connnessione con uno sviluppo personale della logica matematica (v.). Col concorso dello stesso H. si è di recente iniziata la pubblicazione completa delle sue memorie (D. H. Gesammelte Abhandlungen, I: Zahlentheorie, Berlino 1932).