DELAROCHE, Hippolyte, detto Paul

Enciclopedia Italiana (1931)

DELAROCHE, Hippolyte, detto Paul

Jacques Combe

Pittore, nato a Parigi il 17 luglio 1797, morto ivi il 4 novembre 1856. Allievo del Watelet, poi del Gros, espose per la prima volta al Salon nel 1822 una Giosaba che salva Gioas. In questo periodo egli fu in relazione col Géricault. Ebbe buon successo, e durante gli anni seguenti si mantenne in posizione intermedia fra i classicisti e i novatori. Dipinse specialmente opere di soggetto storico: Giovanna d'Arco prigioniera (1824), Morte di Elisabetta (1827), I figli di Edoardo (1831) ora al Louvre, Assassinio del duca di Guisa (1835) ora a Chantilly. Nel 1837 fu incaricato di eseguire la decorazione dell'emiciclo della Scuola di belle arti rappresentante una distribuzione di premî agli artisti davanti all'assemblea dei grandi pittori. È questa l'opera sua più importante. Negli ultimi quindici anni della sua vita il D. non espose più, pur continuando a dipingere soggetti storici: I vincitori della Bastiglia davanti all'Hotel de Ville, 1839; Carlomagno che attraversa le Alpi, 1847 (museo di Versailles); I Girondini (1856). Egli dipinse o disegnò molti ritratti: del Guizot, 1837; di Gregorio XVI (museo di Versailles); del Rémusat, 1845; del principe Adam Czartoryski, 1853; del Thiers, 1856; e rimangono di lui anche alcune sculture. Fra i musei che hanno opere di lui, sono da ricordare quello del Louvre, di Versailles, di Nantes e la coll. Wallace di Londra.

Il D. è stato uno dei pittori più popolari del sec. XIX; ma è senza grande originalità, un inventore di ben fatte cromolitografie, di uno spirito aneddotico e sentimentale piuttosto banale.

Bibl.: [L. de Loménie], P. D. par un homme de rien, Parigi 1844; E. de Mirecourt, Les contemporains. P. D., Parigi 1856; Halévy, Funérailles del P. D., Parigi 1856; id., Not. sur la vie et les øuvres de P. D., Parigi 1858; Rees (L. Runtz), H. Vernet et P. D., Londra 1880; J. Goddé, Øuvre de P. D., Parigi 1858; E. de Lalaing, Les Vernets, Géricault et D., Parigi 1888; S. Maret-Leriche, Les expos. posthumes, Parigi 1866; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künst.-Lex., VIII, Lipsia 1913; H. Lemmonnier, Lapeint. murale de P. D. à l'hémicycle de l'école des beaux-arts, in Gaz. des beaux-arts, 1917, I, pp. 173-82.

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