DELLA SCALA, Mastino I

Enciclopedia Italiana (1931)

DELLA SCALA, Mastino I

Luigi Simeoni

Ricordato la prima volta nel 1254, morto a Verona il 26 ottobre 1277, erroneamente è detto I, quasi primo nella signoria della città tenuta dalla sua casa, mentre non ne ebbe né il titolo né le funzioni, e la sua autorità fu solo personale. Il suo vero nome era Lonardino di Iacopino, ma il suo soprannome durò nella famiglia; apparteneva a una stirpe preminente nel partito di Ezzelino, ma perseguitata in alcuni suoi membri negli ultimi anni: podestà di Cerea nel 1258, del comune di Verona nel gennaio del 1259, venne creato, dopo la caduta di Ezzelino nel settembre, podestà del popolo e come tale negli ultimi mesi dell'anno concluse la pace con Mantova. Riaccese le lotte delle fazioni per il ritorno dei fuorusciti, M. fu creato nel 1261 podestà della Casa dei mercanti, ufficio che tenne sino al 1269, anno in cui passò al fratello Alberto, e nel 1262, secondo un'antica tradizione, sarebbe divenuto capitano del popolo; da questa data si suole erroneamente far cominciare la sua pretesa signoria, mentre invece dové trattarsi di ufficio straordinario e temporaneo, rinnovato più tardi, ma in altra persona. Ad ogni modo M. appare come il capo della difesa del comune dominato dalle Arti contro i nobili fuorusciti e il partito guelfo; contribuì alla venuta di Corradino di Svevia nel 1267, dal quale fu fatto podestà di Pavia; nel 1272 partecipò come arbitro alla pace con Mantova staccatasi dal partito guelfo, fatto che iniziava per Verona un periodo di pace e una stretta intimità fra le due famiglie, prevalenti nelle due città, degli Scaligeri e dei Bonaccolsi. Nel 1277 veniva assassinato per motivì privati, ma certo legati alla sua posizione preminente, che è concordemente affermata dalle cronache: suo fratello Alberto ebbe allora l'ufficio di capitano dei mestieri e del popolo con poteri speciali, dandosi così forma precisa al potere che M. aveva saputo effettivamente esercitare. Di lui rimase solo un figlio legittimo, Niccolò, nato nel 1268, che non ebbe parte nella signoria.

Bibl.: E. Salzer, Über die Anfänge d. Signorie in Oberit., Berlino 1900.

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