DEMETRIO I, Sotere di Siria

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

DEMETRIO I, Sotere di Siria (v. vol. III, p. 67)

R. Fleischer

Non si conservano ritratti a tutto tondo. Una pasta vitrea a Berlino e due impronte di sigilli da Uruk e Seleucia sul Tigri lo raffigurano da solo, due altre impronte di sigilli e una gemma, oggi perduta, lo ritraggono assieme alla moglie e sorella Laodice in un ritratto doppio.

Sulle prime monete il re compare con un'acconciatura molto semplice (v. vol. III, p. 68, fig. 94); in seguito, c.a dal 155 a.C., con i capelli più lunghi sulla fronte e sulla nuca.

Bibl.: Pasta vitrea: A. Furtwängler, Beschreibung der geschnittenen Steine in Antiquarium, Berlino 1896, p. 199, n. 5052, tav. XXXVI. - Gemma: E. Q. Visconti, Iconografia greca, II, Roma 1824, p. 429 s., tav. XX, 9. - Impronte di sigilli: M. Rostovzeff, Impressions Showing Portrait Heads of Kings and Queens, in YaleClSt, III, 1932, p. 44, n. 68, tav. V, 4; R. H. McDowell, Stamped and Inscribed Objects from Seleucia on the Tigris, Ann Arbor 1935, p. 49, n. I Bla (I), tav. II, 15; A. Invernizzi, Ten Years' Research in the Al-Mada'in Area. Seleucia and Ctesiphon, in Sumer, XXXII, 1976, p. 169, fig. 5 (in alto a sinistra).

Ritratti su monete: R. Fleischer, Studien zur seleukidischen Kunst, I. Herrscherbildnisse, Magonza 1991, pp. 56-58, 107-108.