destra Nel parlamento, settori dell’emiciclo che sono a d. del presidente (il cui seggio è posto di fronte all’emiciclo stesso). Per estensione, insieme dei deputati che occupano quei settori e i partiti o i gruppi politici da essi rappresentati. Il significato politico di d., nato insieme a quello di sinistra durante la Rivoluzione francese, ha subito molte variazioni, a seconda dei tempi e dei paesi, ma indica in genere un orientamento moderato, conservatore o, nelle sue punte più estreme, reazionario. Nel 20° sec. si sono detti di d. anche partiti praticanti metodi di eversione violenta, antiliberali e soprattutto assertori di un estremo nazionalismo (nazionalismo, fascismo, nazionalsocialismo ecc.).
In
Dopo il 1876, con l’avvento della sinistra al potere, la d. esercitò per un certo tempo l’opposizione, cessata con l’avvento del trasformismo e la connessa progressiva sparizione delle distinzioni tra i due antichi partiti.