Valera, Diego de

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Scrittore spagnolo (Cuenca 1412 - Puerto de Santa Maria 1488 circa); fu paggio di Giovanni II e del principe Enrico, e combatté a Higueruela (1431) e a Huelma (1435); nemico di Álvaro de Luna, contribuì alla sua caduta. Figura rappresentativa del Quattrocento spagnolo, porta nella vita cavalleresca e di corte la coscienza dell'uomo di lettere. Il meglio dell'opera sua è nelle Epístolas, dirette a diverse persone (pubbl. 1878). Lavoro generalmente di compilazione, che accoglie nelle prime parti ogni genere di racconto favoloso e leggendario, la Crónica (1482) assume carattere di relativa esattezza via via che l'autore si accosta ai suoi tempi. La Crónica de los Reyes Católicos (pubbl. 1927), continuazione del Memorial de diversas hazañas, abbraccia il regno di Ferdinando e di Isabella. V. scrisse anche opere di carattere genealogico e nobiliario, come il Tratado de las armas o de los rieptos y desafíos (1502), altre di carattere morale e politico come il Ceremonial de príncipes, l'Espejo de verdadera nobleza (1441), la Defensa de virtuosas mujeres, ecc., e alcuni versi.

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