Disincrostazione

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Operazione con la quale si eliminano le incrostazioni, a base di sali di calcio, di magnesio ecc., che si formano nelle caldaie e nelle tubazioni degli impianti termici alimentati con acque dure e che, aderendo alle pareti, diminuiscono la trasmissione del calore e aumentano il consumo di combustibile, oltre a poter causare deterioramento delle lamiere metalliche o incidenti (esplosioni ecc.). La d. consiste nell’immettere nell’impianto, facendola circolare per qualche ora con riscaldamento a 70-80 °C, soda caustica in soluzione acquosa all’1,5%. Negli impianti di acqua calda per uso domestico, si può insinuare nelle tubazioni, preventivamente vuotate, aria compressa contenente in sospensione sabbia che agisce per abrasione.

Per prevenire la formazione di incrostazioni si utilizzano particolari sostanze, dette disincrostanti, che aggiunte durante il funzionamento della caldaia, provocano la deposizione dei sali disciolti nell’acqua come precipitati incoerenti, e quindi eliminabili sotto forma di fanghiglia. Agiscono in questo senso i trucioli metallici, la segatura di legno, gli oli minerali (che in un modo o nell’altro impediscono ai sali separatisi di aderire alle pareti metalliche), il fosfato sodico, l’allume ecc. La precipitazione dei sali di calcio ecc. e la successiva formazione di incrostazioni, possono essere impedite anche aggiungendo all’acqua agenti sequestranti. La formazione di incrostazioni si può, inoltre, evitare usando acque addolcite.

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