Dispersione

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

dispersione


dispersióne [Der. del lat. dispersio -onis, dal part. pass. dispersus di dispergere raccostato a disperdere (→ disperdente)]  Il sistema eterogeneo formato da due o più fasi (solide, liquide o aeriformi) nel quale una delle fasi (fase disperdente) è in quantità prevalente e in essa si disperdono l'altra o le altre (fasi disperse). ◆ Proprietà presentata in maggiore o minore misura da tutti i mezzi materiali, consistente nel fatto che la velocità di propagazione in essi di radiazioni ondulatorie (suoni, luci, ecc.) varia al variare della frequenza (o, equival., lunghezza d'onda); la denomin. deriva dal fatto che se a propagarsi è una radiazione non monocromatica, le sue componenti, inizialmente unite, si propagano con velocità diverse a seconda della loro frequenza e finiscono con il separarsi più o meno marcatamente: v. onda: IV 245 b. ◆ D. angolare di un reticolo: v. diffrazione della luce: II 145 e. ◆  D. anomala: quella corrispondente a valori positivi della dispersività, cioè corrispondente al fatto che l'indice di rifrazione n del mezzo di propagazione diminuisce all'aumentare della lunghezza d'onda λ (dn/dλ>0: v. riflessione e rifrazione della luce: V 11 d; equival., dn/dω<0, con ω pulsazione della radiazione: v. onda: IV 245 d). ◆ D. atmosferica: locuz. con cui s’indica il complesso dei vari fenomeni di d. che s’accompagnano a fenomeni atmosferici di rifrazione e diffrazione della luce solare e (in minore misura) lunare, quali arcobaleni, aloni, corone, ecc.: v. ottica atmosferica: IV 359 a, b, e, 360 a. ◆ D. colloidale: d. nella quale le dimensioni delle particelle nella fase dispersa scendono oltre certi limiti (diametro minore di 0.1μm). ◆  D. coulombiana: v. lenti elettrostatiche: III 396 c. ◆  D. cromatica: (a) generic., la variazione, dovuta alla d., dello spettro di una radiazione policromatica, in partic. la variazione del colore di una luce colorata; (b) con signif. specifico, v. guida ottica: III 134 f. ◆ D. cromatica, o intramodale, in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 317 e. ◆ D. da reticolo: d. di un fascio di radiazioni operata da un reticolo di diffrazione. ◆ D. degli assi ottici e della birifrangenza: il primo è il fenomeno in virtù del quale l’angolo tra gli assi ottici di un cristallo biassico e la posizione del piano che li contiene dipendono dalla lunghezza d’onda della luce, conseguente al fatto che la direzione degli assi ottici è legata ai valori dei tre indici principali di rifrazione, i quali, a loro volta, in virtù della d. ordinaria, variano con il variare della frequenza della luce; tale spostamento risulta simmetrico rispetto a due piani (d. bisimmetrica) nei cristalli rombici, simmetrico rispetto a un piano (d. inclinata, d. orizzontale) o a un centro (d. incrociata), a seconda della direzione di osservazione, nei cristalli monoclini, del tutto asimmetrico (d. asimmetrica) in quelli triclini. Dalla d. degli assi ottici deriva il fenomeno della d. della birifrangenza, cioè la variazione con la lunghezza d’onda della differenza tra gli indici di rifrazione ordinario no e straordinario ns di una sostanza birifrangente; a causa di tale fenomeno è impossibile realizzare con un solo cristallo lamine ritardatrici del tutto acromatiche. A titolo di esempio riportiamo qui di seguito i valori di (nons), arrotondati a tre cifre, per la calcite e il quarzo a diverse lunghezze d’onda; come si vede, la detta d. è di notevole entità.

λ [nm] 200 400 800 1000 Calcite 0.326 0.185 0.165 0.162 Quarzo 0.013 0.010 0.009 0.009

◆ D. del materiale della guida in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 317 e. q l D. di onde sismiche: v. terremoto: VI 236 a. ◆ D. di polarizzazione in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 318 e. ◆  D. di una variabile casuale: sinon. di varianza della variabile. ◆ D. di un segnale: per segnali a supporto compatto, è la larghezza del supporto, misurata in unità opportune: v. analisi armonica: I 129 b. ◆  D. in fibre monomodo: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 318 b. q u D. in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 317 d. ◆ D. modale: v. guida ottica: III 134 f. q u D. modale in fibre ottiche: v. trasmissione di segnali su mezzi fisici: VI 318 e. ◆ D. normale: quella cui corrisponde un valore negativo della dispersività, cioè l’indice di rifrazione n diminuisce all’aumentare della lunghezza d’onda λ (dn/dλ<0: v. riflessione e rifrazione della luce: V 11 d; equival., dn/dω>0, con ω pulsazione della radiazione: v. onda: IV 245 d). ◆ D. prismatica: d. di un fascio luminoso (ma anche ultravioletto o infrarosso) operata da un prisma, per ottenere spettri di sorgenti luminose. ◆ D. rotatoria: fenomeno per cui il potere rotatorio di una sostanza otticamente attiva varia al variare della lunghezza d’onda della luce: v. propagazione ottica: IV 614 e. ◆ D. strumentale: v. spettrogoniometria: V 476 c. ◆ Conduttanza di d.: →disperdenza. ◆  Cono di d.: nella balistica esterna, il fascio delle traiettorie descritte da proietti lanciati dalla stessa bocca da fuoco sotto lo stesso angolo di proiezione; ha il vertice nella bocca dell’arma, e la sua intersezione con un generico piano normale al piano di tiro dà luogo alla rosa di tiro. ◆ Corrente di d.: è la corrente, sia pure di piccolissima entità, che scorre in un mezzo isolante soggetto a un campo elettrico. ◆ Curva di d.: per un mezzo e per una data radiazione è, generic., ogni diagramma rappresentativo della d., per es., quello dell’indice di rifrazione in funzione della lunghezza d’onda. ◆ Curve fononiche di d.: v. fononi nei solidi: II 673 e. ◆ Equazione di d.: v. ottica integrata: IV 391 a. ◆ Formula di d.: generic., ogni formula che rappresenti analiticamente la curva di d. di un mezzo per una data radiazione; in partic., per la formula della d. normale, stabilita da A.L.Cauchy, v. riflessione e rifrazione della luce: V 11 e.  ◆ Forze di d.: v. interazioni molecolari: III 253 d. ◆ Funzione di d. di linea e funzione puntuale di d.: v. diagnostica medica per immagini: II 109 f. ◆ Grado di d.: in una d. chimica, rapporto fra l’area della superficie che separa le due fasi e il volume della fase dispersa: a seconda del suo valore si va dalle d. grossolane a quelle colloidali. ◆ Legge, o regola o relazione, di d.: la legge di dipendenza dei parametri che descrivono la d. di una grandezza in funzione di altre grandezze; è precisata, in genere, da opportune qualificazioni; per es. (ma v. anche oltre) v. diffusione da potenziale: II 151 c; magnetoacustica: III 545 f; matrice S: III 647 d; onde nei gas: IV 291 e. ◆ Misura di d.: v. analisi armonica: I 129 b. ◆ Relazione di d. dell’interazione particella-buca: v. nuclei atomici, teorie microscopiche dei: IV 198 d. ◆ Relazione di d. fredda e locale: v. onde nei plasmi: IV 293 d, 296 f. ◆ Relazione di d. per le quasi particelle: v. liquido quantistico di particelle cariche: III 437 e. ◆ Relazione di d. per modi longitudinali e trasversali: v. polaritone: IV 541 e.

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