Disseminazione

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

disseminazione

Laura Costanzo

Il trasporto dei semi e dei frutti lontano dalla pianta madre

Ogni pianta, attraverso i suoi frutti, intraprende un viaggio più o meno lungo, da qualche centimetro fino a migliaia di chilometri: la disseminazione. In questo modo disperde i semi che ha prodotto e si diffonde. Analogamente all'uomo, che utilizza mezzi diversi per muoversi da un posto a un altro, le piante viaggiano utilizzando mezzi diversi: il vento, l'acqua e gli animali, compreso l'uomo

I frutti viaggiano

È incredibile, ma le piante si muovono, sebbene siano per lo più ancorate al suolo attraverso le radici. È infatti attraverso la disseminazione, un importante movimento delle piante, che esse possono sopravvivere. La disseminazione consiste nel trasporto dei semi, situati all'interno dei frutti, lontano dalla pianta madre che li ha generati. In questo modo la pianta stessa occuperà nuovi spazi e si 'muoverà' nel caso in cui i frutti raggiungeranno un terreno adatto su cui germinare. La disseminazione è perciò il viaggio, più o meno lungo, che intraprendono i frutti: da qualche centimetro fino a migliaia di chilometri.

Ma è proprio indispensabile intraprendere questo viaggio? Immaginiamo un grosso albero e i suoi frutti che cadono al suolo; proprio sotto la sua chioma si sviluppano nuove piantine molto vicine tra loro, tanto ammassate che faticano a crescere perché ognuna ha bisogno di luce e di assorbire acqua e sali minerali dal terreno. Ciascuna piantina, perciò, vive in competizione con le altre, compresa la pianta madre. Ecco perché le piante disperdono i loro frutti e i loro semi lontano e per questo scopo utilizzano strategie e mezzi diversi.

I mezzi che le piante utilizzano per muoversi

Ogni pianta possiede un metodo di diffusione che ha affinato nel corso dell'evoluzione. Lo si scopre osservando i frutti: alcune piante producono frutti leggeri e piccolissimi; altre frutti grandi, carnosi e dai colori vistosi; mentre altre ancora producono frutti provvisti di aghi o di uncini che si aggrappano facilmente a qualsiasi superficie.

I frutti piccoli e leggeri possiedono, spesso, ciuffi di peli o strutture sottilissime simili ad ali. Li producono quelle piante che affidano il trasporto dei frutti e la diffusione dei semi al vento, cioè alla disseminazione anemocora. Basta una brezza debolissima a staccare i frutti maturi dalla pianta e a mantenerli sospesi nell'aria fino a trascinarli via per grandi distanze. È ciò che avviene al soffione o ad altre Composite, alle Graminacee o anche all'acero, un albero che produce le samare, frutti leggeri caratteristici perché provvisti di due ali sottili.

Le piante costiere, come la noce di cocco o il giglio marino, producono frutti galleggianti e affidano il loro viaggio all'acqua mediante la disseminazione idrocora. Per questo motivo, i loro frutti hanno una camera ripiena di aria che li fa galleggiare; sono così trascinati lontano dalle correnti fino ad approdare su nuove coste.

Moltissime altre piante, invece, producono frutti carnosi, saporiti, ricchi di sostanze nutrienti e vivacemente colorati a maturità; affidano il loro viaggio agli animali che se ne nutrono e per questo attirano la loro attenzione in tutti i modi possibili. I loro semi, proprio perché protetti da un tegumento, passano attraverso l'apparato digerente degli animali che se ne nutrono senza subire danni e sono poi depositati al suolo insieme agli escrementi, lontano dalla pianta madre. Quante volte inavvertitamente ci è capitato di ingoiare un seme di ciliegia o di uva? O di trovare attaccati, sulle piume, sulla pelliccia degli animali o anche sui vestiti piccoli frutti secchi provvisti di uncini? Questa è la disseminazione zoocora.

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