DOBERDÒ del lago

Enciclopedia Italiana (1932)

DOBERDÒ del lago (Doberdob in sloveno "buona quercia")

Elio MIGLIORINI

Piccolo paese del Carso (distante 36 km. da Trieste, alla cui provincia appartiene), in un pianoro arido e desolato, 92 m. sul mare, noto soprattutto per i combattimenti svoltisi nei suoi dintorni. Occupato dagl'Italiani dopo la presa di Gorizia, venne distrutto dagli Austriaci; ricostruito nel dopoguerra, conta ora 412 ab. (516 nel comune, ampio 10,46 kmq.). Nei pressi è un grande cimitero di guerra. Circa 2 km. NE. è il lago di Doberdò, che ha una superficie assai variabile (in media circa mezzo kmq.), dovuta al tipico regime carsico, con flora e fauna interessanti. Esso è profondo in media 6 m., ma contiene alcuni gorghi (cavità subacquee) che servono ad alimentarlo, di oltre 10 metri, i quali costituiscono cripto-depressioni (lo specchio del lago è infatti a 6 m. sul mare). Esso è dominato a N. dal Castellazzo di Doberdò, collina alta 164 m., dove sono mura romane che si appoggiano su un castelliere.

Bibl.: A. Gavazzi, Der Doberdob-See (Die Seen des Karstes), in Abhandl. Geogr. Gesell. Wien, V (1904), pp. 1-3; T. Taramelli, Del lago di Doberdò presso Monfalcone, in Rendiconti Istituto Lombardo, 1917.

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