DEL RÍO, Dolores

Enciclopedia del Cinema (2003)

DEL RIO, Dolores

Anton Giulio Mancino

Del Río, Dolores (nata Dolores Asúnsolo y López Negrette)

Attrice cinematografica messicana, nata a Durango il 3 agosto 1905 e morta a Newport Beach (California) l'11 aprile 1983. Star hollywoodiana già al tempo del muto, il suo fascino aristocratico, passionale e latino, lo sguardo caldo e il viso delicatamente affusolato la resero l'interprete ideale, talvolta manierata, di molti film di ambientazione e atmosfere esotiche. Negli anni Quaranta, nei melodrammi storico-popolari diretti da Emilio Fernández, affrancandosi dagli stereotipi culturali nei quali Hollywood l'aveva irretita, l'attrice riuscì finalmente a conciliare la tragica forza espressiva dei lineamenti e l'intenso temperamento con le proprie radici culturali.

Cresciuta in una famiglia ricca e importante, la D. R. si trasferì bambina a Città di Messico, dove studiò in un collegio di suore per poi completare gli studi superiori in Spagna. Nel 1921 sposò lo scrittore Jaime Martínez Del Río, insieme al quale conobbe il regista statunitense Edwin Carewe che, accortosi del talento di cantante e di ballerina della D. R., cugina di Ramón Novarro, la convinse a tentare la carriera di attrice, dirigendola nel film Joanna (1925) e nei successivi Revenge (1928; Maruska), Ramona (1928) ed Evangeline (1929; Evangelina). Ma il suo vero esordio hollywoodiano avvenne con What price glory? (1926; Gloria) di Raoul Walsh, dove, nel ruolo di una ragazza francese di campagna innamorata contemporaneamente di due soldati americani durante la Grande guerra, la D. R. recitò al fianco di Victor McLaglen e fornì a un personaggio all'apparenza convenzionale interessanti risvolti umani: pur ostentando una sessualità emancipata e divenendo l'inevitabile oggetto del contendere dei due commilitoni rivali, seppe rendere in modo credibile e privo di retorica la mesta e sconsolata consapevolezza della tragedia bellica. Walsh la diresse ancora in Loves of Carmen (1927; La cortigiana di Siviglia) e in The red dance (1928; La danzatrice rossa); King Vidor in Bird of Paradise (1932; Luana la vergine sacra); Thornton Freeland nel vivace musical d'esordio della coppia Fred Astaire-Ginger Rogers, Flying down to Rio (1933; Carioca), nel ruolo di una ricca ragazza brasiliana; mentre per William Dieterle fu nel 1934 Madame Du Barry, la nobildonna francese alla corte di Luigi XV. Insoddisfatta delle possibilità che Hollywood le offriva, l'attrice nel 1942 rientrò nel suo Paese natale. Qui, in Flor silvestre (1943; Messico insanguinato) e in María Candelaria (1943; La vergine indiana), girati dal regista Fernández, e interpretati accanto a Pedro Armendáriz, la D. R. siglò con il suo volto intenso l'epoca d'oro del cinema messicano, grazie anche al suggestivo, inconfondibile e potente effetto chiaroscurale della fotografia di Gabriel Figueroa. Su questa stessa linea espressiva e drammatica si mosse anche John Ford, dirigendola nel film, girato in Messico, The fugitive (1947; La croce di fuoco), senza però ottenere i medesimi risultati a causa di un'eccessiva e rigida caratterizzazione dei personaggi, in palese contraddizione con la complessità dell'originale letterario, il romanzo The power and the glory di G. Greene. Ormai acclamata star in Messico, tornò a Hollywood solo occasionalmente per ruoli da caratterista. Nel 1967 Francesco Rosi la volle nella parte di una principessa spagnola (madre del protagonista interpretato da Omar Sharif) in C'era una volta…

Bibliografia

R. Martínez Gandía, Dolores del Río, la triunfadora, Madrid 1930.

L. Gasca, Dolores Del Río, San Sebastián 1976.

J. Guerrero Suarez, Dolores Del Río: la vocación de la belleza, Ciudad de México 1979.

C. Monsiváis, J. Ayala Blanco, G. García, Dolores Del Río, Huelva 1983.

D. Ramón, Dolores del Río, Ciudad de México 1997.

J. Hershfield, The invention of Dolores Del Rio, Minneapolis 2000.

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