CARBONE, Domenico

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 19 (1976)

CARBONE, Domenico

Ugo Rozzo

Nato a Carbonara Scrivia presso Tortona (Alessandria) da Giorgio, notaio, e da Maddalena Gramegna il 16 luglio 1823, dopo gli studi secondari a Tortona aveva ottenuto nel 1841 un posto gratuito presso il Collegio delle province di Torino, per studiare medicina. Lì strinse amicizia con M. Lessona, allora anch'egli studente di medicina, con F. Govean, Q. Sella, G. B. Bottero, B. Casalis. Laureatosi il 6 ag. 1847, dopo un breve viaggio di studio a Pisa rientrato a Torino, la notte del 1º ottobre per reazione alla repressione poliziesca di quel giorno, compose la notissima satira Re Tentenna, contro l'amletismo del re, destando l'ira di Carlo Alberto al punto che il C. fu costretto a lasciare Torino, dirigendosi prima a Roma e poi a Firenze.

Per il 1º ottobre era stata organizzata a Torino una manifestazione sul pubblico passeggio per applaudire al papa, al re, alle riforme. Autorizzata dal vicario conte F. Galli col beneplacito di Carlo Alberto, mentre contemporaneamente il governatore maresciallo V.A. de La Tour ammoniva a non far nulla, la folla era poi stata inopinatamente caricata e dispersa dai soldati e dalla polizia. L'indignazione per il cambiamento di pensiero del re, che apparve doppiezza, si riconobbe nei versi pungenti della satira che ebbe diffusione immediata nella città, e subito nel Piemonte e in Italia, e il C. venne additato come il Giusti piemontese.

Tornato in Piemonte, si arruolò nell'aprile 1848 nella compagnia dei bersaglieri-studenti, coi quali partecipò a tutta la guerra, avendo a commilitoni C. Nigra, G. B. Bottero, B. Casalis e i fratelli Leardi. Terminata la guerra, fu per qualche mese medico condotto a Villastellone presso Torino, poi per circa tre anni addetto al Consiglio sanitario presso il ministero dell'Interno a Torino. Nel 1851 sposò Camilla Lessona, sorella dell'amico Michele. In questi anni torinesi collaborò anche all'Almanacco nazionale della Gazzetta del Popolo, e sul fasc. del 1851 pubblicò La carabina del bersagliere, canto poi entrato nell'epopea risorgimentale. Nel 1854 fece ritorno a Tortona, dove esercitò per alcuni anni la medicina libera e dove, nel 1857, dopo i fatti di Sapri, Livorno e Genova, scrisse e pubblicò Il libro del profeta Pippo, aspra satira contro il Mazzini e i mazziniani.

Nel 1859 il ministro Lanza lo nominava provveditore agli studi, ufficio esercitato fino al 1861 a Cuneo, Brescia e Parma. Nel 1861-62 fu uno dei quattro delegati scolastici straordinari mandati dal ministro F. De Sanctis nel Meridione per riorganizzare l'istruzione primaria e secondaria: al C. toccarono gli Abruzzi. Fu poi, ancora con poteri scolastici straordinari, nella provincia di Pisa, e nel 1863 diventò provveditore di Bologna. Nel 1866 era chiamato a Firenze presso il ministero della Pubblica Istruzione come provveditore centrale, e dal 1869 passava a Milano ancora come provveditore agli studi. Dopo la liberazione di Roma fu il primo provveditore della città, chiamatovi da C. Correnti, e ricoprì l'incarico fino al 1874, quando col pensionamento uscì dai ruoli. La sua attività nel campo della scuola, peraltro, continuò, e fu prima direttore delle scuole municipali di Torino, dal 1874 al 1876, poi rettore del collegio Ghislieri di Pavia dal 1876 al 1879. Proposto dal De Sanctis nel 1879 per la soprintendenza delle scuole comunali di Napoli, la sua candidatura scatenò aspre polemiche di origine campanilistica: eletto dal Consiglio comunale con esigua maggioranza, rinunziò con una nobile lettera al sindaco di Napoli, che è un atto di fede nell'Italia unita. L'ultimo incarico del C. fu quello di preside del fiorentino liceo "Dante" e degli istituti annessi, che ricoprì dal 1880 fino alla morte, che avvenne a Firenze il 20 marzo del 1883.

La raccolta delle Poesie del C. fu pubblicata postuma nel 1885 a Firenze presso il Barbera, a cura del figlio Giorgio Camillo; a cura della figlia Bice e del nipote Domenico venne edito a Milano nel 1922 il Carteggio dal 1845 al 1850, mentre altre parti dell'epistolario vennero pubblicate da A. Beccaria (Echi tortonesi del '59, in Rass. stor. d. Risorgimento, XV [1928], pp. 442-50) e da T. Grossi (Dal carteggio di D.C., in Alexandria, II [1934] 9, pp. 261-65; Id., Ancora sul poeta D.C., ibid., II, p. 353).

II C. aveva pubblicato nel 1870 a Milano un gruppo di Rime inedite d'ogni secolo per le nozze Rizzi-Cella, e nel 1872 a Roma per le nozze Garrieri-Bertoldi alcune Rime inedite dei quattro poeti, cioè di Dante, Petrarca, Ariosto e Tasso. Nel 1874 pubblicò a Torino l'omelia di Origene La Maddalena e l'Arra dell'anima di Ugo da San Vittore, in due volgarizzamenti inediti del XIV secolo. Del 1871 era stata, sempre a Torino, la pubblicazione della Vita di F. Petrarca; ancora a Torino nel 1874 per il centenario di quel poeta usciva Una corona sulla tomba di Arqua. Rime di F. Petrarca colla vita del medesimo pubblicate per la prima volta, che gli valse la medaglia d'argento nelle celebrazioni di quell'anno ad Avignone.

Sono stati editi del C. anche tre discorsi: uno tenuto a Milano nel 1870 su Maria Adelaide regina di Sardegna, gli altri due a Torino nel 1875 e 1876 intitolati rispettivamente L'educazione dello spirito e L'educazione del cuore. Il C. fu altresì autore di una serie di accurati commenti di classici per la scuola: presso l'editore Barbera di Firenze pubblicò la Cronaca del Compagni (1867), I fatti di Enea (1867), Libro dell'arte della guerra (1868), Novellino (1868), Rime del Petrarca (1870), Gerusalemme liberata (1870); a Milano presso il Bettoni nel 1871 la Vita del Cellini; a Torino presso Paravia le Opere di Virgilio volgarizzate in due volumi (1878) e l'Orlando innamorato (1879). Tutte queste edizioni ebbero numerose ristampe fino ai primi decenni del Novecento.

Fonti e Bibl.: Roma, Arch. centrale dello Stato, Carte del ministero P. I., cartella D. C.; Arch. stor. dell'Ist. bancario S. Paolo di Torino, Torino 1963, n. 259, 1-2, p. 337; F. De Sanctis, Epistolario(1861-62), a cura di G. Talamo, Torino 1969, pp. 222, 258, 298; E. Sanesi, Le cartedi C. Cantoni, in Rass. stor. d. Risorg., LVI (1969), p. 82; F. Predari, I primi vagiti dellalibertà in Piemonte, Milano 1861, pp. 204 s., 442 ss.; V. Bersezio, Il Regno di Vittorio Emanuele II, II, Torino 1878, pp. 404 ss., 447 ss.; A. De Gubernatis, Dizionario biogr. degli scrittori contemporanei, Firenze 1879, pp. 249, 1131 (ma nel Dict. int. des écrivains du monde latin, Rome-Florence 1905, p. 259, il C. è confuso con D. Carbone-Grio; l'errore era stato commesso dal Pagliaini e verrà ripetuto dal Prezzolini); Folchetto-Tortona,Strenna 1881, Tortona 1882, pp. 4 s.; G. Oliva, D. C., Firenze 1883; F. Zambrini, Le opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV, Bologna 1884, coll. 294, 618 s., 786, 791 s., 874 ss., 900; Appendice, coll. 119, 123, 186; G. Mestica, Manuale della lett. it. nel sec. XIX, II, 2, Firenze 1887, pp. 819 ss.; Pro D. C., numero unico, Carbonara Scrivia, 10 sett. 1899; Annalibibliografici e catalogo ragionato delle edizioniBarbera,Bianchi e comp. e di G. Barbera, I, Firenze 1904, pp. 218 s., 223 s., 231 ss., 255, 299 ss., 304 s.; II, Addenda et Corrigenda, Firenze 1918, p. 35; C. Amò, Il 1847 in Piemonte. Lettere ined. dirette a R. Sineo, in Nuova Antol., 16 apr. 1909, pp. 650 ss.; G. Tambara, La liricapolit. nel Risorg., Roma-Milano 1909, pp. 139 218-227; R. Barbiera, I poeti della patria, Torino-Roma 1911, pp. 154 ss., 242 ss.; L. C. Bollea, Un'imprudenza giovanile di C. Nigra, Casale 1912, pp. 8, 10; G. Mazzoni, L'Ottocento, Milano 1913. pp. 603, 642; A. Gatti, Un sonetto inedito diD. C., in Julia Dertona, XII (1914), 43, pp. 43, 50; C. Naselli, Il Petrarca nell'Ottocento, Napoli-Genova 1923, pp. 42, 55, 59, 124 s., 1639, V. Cian, Vita e coltura torinese nel periodo albertino... Dal carteggio... di P. A. Paravia, in Attidell'Acc. delle scienze di Torino, LXIV (1928-29), pp. 386 s.; A. F. Trucco, Congiure e cospiratori in Piemonte nel 1831 e nel 1833, in Riv. di storia arte e architettura per la prov. di Alessandria, s. 3, XIII (1979), pp. 4 s., 13 s.; E. Amicucci, G. B. Bottero giornalista del Risorgim., Torino 1935, pp. 31 ss.; C. Spellanzon, Storia delRisorg. e dell'unità d'Italia, III, Milano 1936, pp. 273, 280, 285; G. Prezzolini, Repertorio bibliogr. dal 1902 al 1932, Roma 1937, p. 194; C. Nigra, Canti popolari del Piemonte, Torino 1957, pp. XXXVI e passim; I periodici popolari delRisorg., a cura di D. Bertoni Jovine, I, Milano 1959, pp. CXVIII ss.; III, ibid. 1960, p. 10; Poeti minori dell'Ottocento, II, a cura di L. Baldacci-G. Innamorati, Napoli-Milano 1963, pp. XXIII, 1109 ss.; Il collegio Ghislieri,1567-1967, a cura di A. Bernardi, Milano 1967, pp. 102 55, 185, 263 s., 276; M. Battaglini, Preludio al '48, Roma 1969, pp. 231 ss., 306 s.; L. Baldacci, Giusti e la poesia satirica nell'800, in Diz. criticodella lett. it., II, Torino 1973, p. 229; A. Vitale Brovarone, In margine ai "Canti popolari delPiemonte" in Studi piemontesi, III (1974), pp. 139 ss; Diz. del Risorg. naz., I, sub voce (a cura di A. Arzano).

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