ALIMARI, Doroteo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)

ALIMARI (Alemari, erroneamente Adimari), Doroteo

Giorgio E. Ferrari

Nato a Venezia, di famiglia milanese, verso la metà del sec. XVII, si dedicò a studi scientifici, di matematica, di geografia fisica e di arte militare.

Nel 1684 pubblicò a Venezia una sua traduzione italiana dell'Assedio di Vienna di G. P. Velcheren, a cui fece seguire delle Instruttioni militari, appropriate all'uso moderno del guerreggiare (1692, nella tipografia di G. Albrizzi, con la falsa indicazione tipografica di Norimberga) e un Acierum instruendarum systema novum,impresso dalla stessa tipografia nel 1703. Ma già nell'ottobre del 1700 aveva indirizzato al doge una Scrittura per la facitura del disegno della Morlacca e del paese in vicinanza del fiume Zermagna,che si conserva tuttora inedita nella Biblioteca Marciana (Cod. Marc. It.VII, 1866, cc. 427-435, con altri scritti sui confini della Dalmazia); inedita è anche un'altra pregevole opera dell'A. di argomento militare, sfuggita alle fonti: Il capitano d'artiglieria,dedicata a don Diego Filippo de Guzmán e anch'essa conservata alla Marciana, Cod. Marc. It.IV, 16 (= 5358),nonché al Museo Correr di Venezia, Cod. Cicogna 200 (= 896).

L'opera dell'A. di maggior rilievo europeo, a cui diede stimolo un cospicuo premio messo in palio dal Parlamento britannico, non appartiene all'arte militare, bensì alla geodesia. È la sua Methodus longitudinis aut terrae aut maris investigandae,ecc., Londini 1715, per la quale prestò la sua opera il pittore S. Ricci. La Methodus dell'A, suscitò l'interesse della stampa scientifica del tempo (cfr. gli Acta eruditorum di Lipsia a. 1715, pp. 466 ss., e presso il Mazzuchelli).

Certo la sua fama dovette essere assai vasta, se nel 1716 (non nel 1726, come erroneamente il Moschini), egli risulta chiamato in Russia da quel governo, che intendeva avvalersi delle sue cognizioni matematiche in applicazione all'arte della guerra.

S'ignorano il luogo e la data esatta della sua morte, che potrebbe, però, collocarsi tra il 1725 e il 1730.

Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,I, 1,Brescia 1753,pp. 495-496; G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del sec. XVIII,III, Venezia 1806, p. 223 n.; P. Riccardi, Biblioteca matematica italiana,I, Modena 1870, coll. 25-26; C. Frati-A. Segarizzi, Catalogo dei codici marciam italiani,II, Modena 1911, pp. 12-13.

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