MALONE, Dorothy

Enciclopedia del Cinema (2003)

Malone, Dorothy

Francesco Costa

Nome d'arte di Dorothy Eloise Maloney, attrice cinematografica statunitense, nata a Chicago il 30 gennaio 1925. Nella prima fase della sua carriera si segnalò come la tipica ragazza della porta accanto, in ruoli di romantica brunetta, ma dalla metà degli anni Cinquanta si trasformò nell'esatto opposto, diventando un'aggressiva vamp dai capelli biondi. Questa svolta nella sua carriera le consentì di svelare una notevole carica erotica e un forte temperamento drammatico. Eccellente nei ruoli di donne volitive, ma segnate da un latente squilibrio mentale o da segrete infelicità, trovò in Douglas Sirk il regista in grado di assecondarla e valorizzarla in due melodrammi 'al femminile' come Written on the wind (1956; Come le foglie al vento) e The tarnished angels (1957; Il trapezio della vita), per il primo dei quali vinse nel 1957 il premio Oscar come miglior attrice non protagonista.

Studiò danza dall'età di tre anni, vincendo a scuola gare di recitazione e conquistando premi come cantante alla Southern Methodist University. Notata da un talent scout della RKO, ricoprì piccole parti in film di scarso rilievo. Ottenuto un contratto con la Warner Bros., si vide offrire ruoli di ragazza gentile e riservata, come la cugina del musicista Cole Porter (Cary Grant) in Night and day (1946; Notte e dì) di Michael Curtiz, ma rivelò ben altre qualità interpretando, in un'unica scena, una libraia di conturbante malizia in The big sleep (1946; Il grande sonno) di Howard Hawks, dal romanzo di R. Chandler. Fu altrettanto efficace nel ruolo di una cinica delatrice nel western Colorado territory (1949; Gli amanti della città sepolta) di Raoul Walsh. Brava anche nel genere comico, affiancò Jerry Lewis e Dean Martin in due film: Scared stiff (1953; Morti di paura) di George Marshall e Artists and models (1955; Artisti e modelle) di Frank Tashlin, in cui è una disegnatrice di fumetti. Fu ancora Walsh ad aprirle nuove vie, affidandole il personaggio di una ragazza equivoca nel film bellico Battle cry (1955; Prima dell'uragano). Passata alla Universal International, si aggiudicò il bel ruolo di Marylee Hadley, nevrotica e viziata ereditiera in Written on the wind di Sirk, per il quale recitò ancora in The tarnished angels, da un romanzo di W. Faulkner. In Too much, too soon (1958; Furia d'amare) di Art Napoleon, tornò bruna per impersonare la dissipata Diana Barrymore, discendente dalla nota dinastia d'attori, ma trovò ruoli di particolare efficacia in due western: Warlock (1959; Ultima notte a Warlock) di Edward Dmytryk, in cui è una donna amareggiata e vendicativa, e The last sunset (1961; L'occhio caldo del cielo) di Robert Aldrich, in cui si destreggia tra due uomini (Kirk Douglas e Rock Hudson), rispettivamente l'amore del passato e quello del presente. Tenuta lontana dal set per alcuni anni da una grave malattia, tornò al lavoro, cogliendo un buon successo nella serie televisiva Peyton Place (1964-1969), nella parte che sul grande schermo era stata interpretata da Lana Turner. Recitò ancora in film insignificanti, per poi ricoprire a sorpresa un piccolo, ma intrigante ruolo in Basic instinct (1992) di Paul Verhoeven, in cui è l'enigmatica amica di una sospetta omicida (Sharon Stone).

Bibliografia

"Film dope", December 1987.

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