DUNDEE

Enciclopedia Italiana (1932)

DUNDEE (A. T., 49-50)

Wallace E. WHITEHOUSE
Luigi Villari

Città della Scozia, il più grande centro dell'Angus (contea di Forfar), situata a 56° 23′ lat. N. e 2° 58′ long. O., sulla costa settentrionale del Firth of Tay, largo in questo punto 3,2 km. La sua popolazione nel 1928 ammontava a circa 171.000 abitanti, con una tendenza all'aumento (secondo il censimento del 1921 gli abitanti erano 168.315). È un "borough" reale e parlamentare, nonché la terza città e il terzo porto della Scozia. La sua posizione topografica è favorevole, poiché a SO. si stende la fertile Carse of Gowrie e a N. si allungano i Sidlaw Hills, uno sprone dei quali si protende verso SE., restringendo in questo punto il Firth of Tay. Entro la città stessa si hanno notevoli dislivelli, soprattutto per la presenza di sproni basaltici, i quali costringono anche la ferrovia London, Midland and Scottish a un largo giro, prima di raggiungere la valle del Dighty Water che si apre un passaggio fra i Sidlaw fino a Strathmore. La città ha però un buon piano stradale e conserva interessanti monumenti antichi, quali il Town Cross e il Cowgate Arch. Recentemente è stato costruito nella parte centrale della città un bel gruppo di edifici appartenenti al Collegio dell'università.

Il Tay è stato negli ultimi cento anni regolato, cosicché ora la navigazione è assicurata. Il porto e le darsene (docks) di Dundee sono spaziosi e bene attrezzati per il rapido carico e scarico delle merci. Il porto era già nel sec. XV un importante scalo di arrivo per i vini francesi e fiamminghi; oggi serve ancora per l'importazione, soprattutto della iuta, che raggiunge la cifra di parecchi milioni di sterline e supera di gran lunga, per quantità, ogni altro articolo; il porto offre anche un comodo ancoraggio per leggiere unità navali. L'ammiragliato ha inoltre riconosciuto l'importanza strategica del Tay, tanto che Dundee viene adibita come luogo di raccolta di torpediniere e di sottomarini.

Una volta Dundee era considerata come centro importante per la caccia delle balene e delle lontre; nella città si lavoravano le pelli di lontra e si preparava l'olio di balena. Oggi Dundee ha per questo riguardo perduto importanza: occupa però un posto notevole fra le città pescherecce del Mare del Nord. Ma Dundee esercita principalmente le industrie tessili: sino dalla fine del sec. XVI il panno di Dundee era rinomato e nel 1727 vi si producevano 1.371.000 m. di tela. Fra il 1830 e il 1840 si cominciò a tessere la iuta, che ben presto soverchiò il lino come industria locale. Tale industria progredì poi rapidissimamente, quando una flotta di piroscafi appartenenti alla città cominciò a importare la iuta direttamente dalle Indie. Il Dighty Water si trova a poca distanza dalla città e così questo fiumiciattolo, detto "il più sfruttato di tutta la Gran Bretagna", divenne un focolaio industriale, nel quale i tessuti venivano imbiancati, lavati, puliti. Dundee continua a lavorare ancora il lino e anche il cotone, ma è anzitutto il maggiore e più importante centro inglese per la lavorazione della iuta, tanto che vi si nota una forte prevalenza del lavoro femminile. Industrie minori sono la fabbricazione del sapone e la raffineria dello zucchero; degne di nota anche la fabbricazione della birra (che, tuttavia, ha perduto oggi parte dell'antica importanza) e la preparazione di dolci e di conserve: le marmellate di Dundee, preparate esclusivamente con articoli d'importazione, godono fama mondiale. Vi si costruiscono anche navi, specialmente quelle adatte alla navigazione polare, ma oramai sono pochi i bastimenti di legno costruiti nell'arsenale di Dundee. Molto importanti sono gli stabilimenti industriali destinati alla costruzione di macchine; è considerevole l'esportazione del macchinario per la lavorazione della iuta e per la fabbricazione del linoleum. Dundee è anche assai quotata come centro finanziario.

Storia e monumenti. - La primitiva storia di Dundee è oscura; fu eretta a borgo reale da Guglielmo il Leone nel sec. XIII e in quell'epoca fu probabilmente la città più ricca della Scozia. Nella guerra per l'indipendenza scozzese gl'Inglesi presero e persero più volte Dundee. Essa fu poi centro importante della Riforma onde fu detta la Ginevra scozzese. Verso la metà del sec. XVII Dundee era fra le città scozzesi seconda per importanza soltanto a Edimburgo, ma durante la guerra civile fu incendiata e saccheggiata dal Montrose (1645) e nel 1651 assediata e presa dai Parlamentari sotto Monk, che fece massacrare un sesto degli abitanti. Ne risentì fortemente la prosperità della città, che si rimise in seguito solo con lo sviluppo preso dall'industria del lino. Rimangono pochi resti dell'antica città, ma vi sono molti imponenti edifizî dei secoli XVIII e XIX, fra cui il municipio costruito da John Adam nel 1734, l'Albert Institute contenente la galleria d'arte, il museo, la biblioteca civica, ecc. Fra i molti istituti di educazione vi è l'University College, facente parte dell'università di St. Andrews.

Bibl.: D. Barrie, The City of Dundee Illustrated, Dundee 1890; A. Maxwell, Old Dundee, Dundee 1891; A. C. Lamb, Dundee, Dundee 1895.

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