DUPLICE ALLEANZA

Enciclopedia Italiana (1932)

DUPLICE ALLEANZA


. Sebbene fosse stata preceduta dalla duplice alleanza austro-tedesca del 1879 (v. triplice alleanza), per Duplice Alleanza s'intende essenzialmente l'alleanza franco-russa del 1892. La politica di Bismarck tendente all'isolamento della Francia e alla stretta intesa con l'Austria nella questione d'Oriente, accentuata in questo secondo punto dai suoi successori, che fecero cadere l'alleanza dei tre imperatori; il vivace orientamento antifrancese della politica mediterranea di Crispi; il risorto imperialismo britannico, spinsero Francia e Russia l'una nelle braccia dell'altra per ristabilire l'equilibrio europeo, contrapponendo una duplice alleanza franco-russa alla triplice alleanza austro-tedesco-italiana, in parte fiancheggiata dall'Inghilterra. Scrupoli ideologici ritardarono questa alleanza naturale - vivissimo era nello zar Alessandro III il senso del diritto divino dei monarchi, non meno vive nella Francia le tradizioni rivoluzionarie - ma la forza delle cose trionfò di tutti gli ostacoli. Quando tutte le nazioni si associarono nel disapprovare la politica bulgara dello zar nel 1886, solo la Francia mostrò per lui deferenza e si rifiutò di appoggiare la candidatura del principe Ferdinando di Coburgo; quando l'alta banca tedesca osteggiò i disegni finanziarî di Alessandro III, i banchieri francesi gli offrirono a buone condizioni un prestito (1888). Questi atti di simpatia si accentuarono, allorché salì alla presidenza della Repubblica francese Carnot e ad accentuarli contribuirono l'ambasciatore francese a Pietroburgo de Laboulaye e l'ambasciatore russo a Parigi Mohrenheim, finché toccarono il loro culmine clamoroso nella visita della squadra francese a Cronstadt il 22 luglio 1891. Il 4 agosto dello stesso anno Alessandro approvò uno scambio di vedute diplomatiche tra i due governi per mantenere la pace e l'equilibrio delle forze in Europa, mentre già dal 24 luglio il governo francese aveva elaborato un progetto di alleanza. Ma lo zar non volle legarsi con un patto esplicito di alleanza e mostrò il desiderio di estendere la sua intesa fuori dell'Europa, facendo intendere di volerle dare anche un carattere anti-inglese. La Francia tentennò, ma cedette, e il 27 agosto 1891 una lettera di Mohrenheim pose le basi dell'intesa, che fu pubblicamente proclamata in Francia dal presidente del consiglio, de Freycinet, e dal ministro degli Esteri, Ribot.

All'intesa seguì, dopo altre trattative, la convenzione militare del 18 agosto 1892, che fu il vero fondamento dell'alleanza, e venne negoziata dal sottocapo di Stato maggiore francese de Boisdeffre e dai generali russi Vannoskij e Obrucev, e approvata soltanto il 27 dicembre 1893 dallo zar e dal presidente della Repubblica francese Carnot con uno scambio di lettere tra i rispettivi capi di governo. La convenzione, tenuta segreta fino al 1918, constava di 7 articoli, nei quali si stabiliva l'obbligo delle due parti contraenti di aiutarsi scambievolmente nel caso che fossero attaccate da potenze della Triplice e di non fare pace separata.

Visite scambievoli frequenti di alti personaggi consacrarono questi accordi fino al 1914, mentre i prestiti finanziarî francesi e le dimostrazioni navali e militari ne davano più solidi attestati.

Nell'agosto 1899 il Delcassé riuscì a far dichiarare esplicitamente, in uno scambio di lettere, al governo russo che l'alleanza si limitava al solo scopo del mantenimento dell'equilibrio in Europa e ciò per non compromettere la Francia nella politica russa in Estremo Oriente e per non urtare quindi l'Inghilterra.

La funzione storica della duplice fu quella di ristabilire l'equilibrio europeo con un sistema di stabili alleanze difensive e di togliere la Francia e la Russia dall'isolamento in cui erano cadute, l'una dopo la guerra del 1870-71, l'altra dopo il congresso di Berlino, rialzandone il prestigio.

Bibl.: Livre jaune français: l'alliance franco-russe, Parigi 1920; Die Grosse Politik der europäischen Kabinette, VI e VII; E. Daudet, Hist. diplomatique de l'alliance franco-russe, Parigi 1896; J. Hansen, L'ambassade à Paris de M. de Mohrenheim, Parigi 1907; Goriainoff, The End of the Alliance of the Emperors, in American Historical Rewiev, gennaio 1918, pp. 324-29.

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