ECHTERNACH

Enciclopedia Italiana (1932)

ECHTERNACH (A. T., 44)

Stefano HILPISCH
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Città del Granducato di Lussemburgo, nel distretto di Grevenmacher, situata sulla riva destra della Sauer (affluente della Mosella), che segna il confine tra il granducato e la Germania. Nella cittadina, che contava 3170 ab. nel 1927, si esercitano l'industria delle stoffe di lana, quella delle maioliche, ecc.

L'abbazia di Echternach. - Fu in origine un convento fondato alla fine del sec. VII da S. Irmina figlia di Dagoberto II e affidato a S. Willibrord, che ne fece un centro per la sua opera missionaria tra i Frisi. Nel sec. IX passò ad abati laici, che nell'849 lo cedettero ai canonici regolari; nel 973 ritornò ai benedettini. La sua chiesa fu rinnovata da Poppo di Stablo, nominato abate da Corrado II nel 1028. Sotto l'abate Thiofrid (1081-1110) si ebbe un'intensa attività scientifica; ma dal secolo XIV cominciò a decadere, come tante altre abbazie dell'Impero. Nel 1496 il convento fu riformato da S. Massimino di Treviri. Nel 1794 l'abbazia fu chiusa dal governo francese; nel 1868 la sua magnifica basilica, con antica cripta romana e la tomba di S. Willibrord, fu trasformata in chiesa parrocchiale. I suoi manoscritti sono in gran parte a Parigi e a Darmstadt; di grande valore è l'Evangelium Epternacense e il Liber aureus, che si trovano nel museo di Gotha. La tomba di S. Willibrord è meta di una particolare processione, che si svolge annualmente il martedì di Pentecoste, e la cui origine risale al sec. XIV: è la cosiddetta Springprozession, i cui numerosi partecipanti fanno, ogni tre passi in avanti, due salti indietro.

Bibl.: Mon. Germ. Scrip., XIII, 737 segg., XXIII, 11 segg.; O. Reiners, Die St. Willibrordstiftung Echternach, Lussemburgo 1896; R. Staud, Die Abteikirche St. Willibrord in Echternach, 1922; C. Wampach, Geschichte der Grundherrschaft Echternach, Lussemburgo 1929.

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