ECHTERNACH
Enciclopedia Italiana (1932)
ECHTERNACH (A. T., 44)
Città del Granducato di Lussemburgo, nel distretto di Grevenmacher, situata sulla riva destra della Sauer (affluente della Mosella), che segna il confine tra il granducato e la Germania. Nella cittadina, che contava 3170 ab. nel 1927, si esercitano l'industria delle stoffe di lana, quella delle maioliche, ecc.
L'abbazia di Echternach. - Fu in origine un convento fondato alla fine del sec. VII da S. Irmina figlia di Dagoberto II e affidato a S. Willibrord, che ne fece un centro per la sua opera missionaria tra i Frisi. Nel sec. IX passò ad abati laici, che nell'849 lo cedettero ai canonici regolari; nel 973 ritornò ai benedettini. La sua chiesa fu rinnovata da Poppo di Stablo, nominato abate da Corrado II nel 1028. Sotto l'abate Thiofrid (1081-1110) si ebbe un'intensa attività scientifica; ma dal secolo XIV cominciò a decadere, come tante altre abbazie dell'Impero. Nel 1496 il convento fu riformato da S. Massimino di Treviri. Nel 1794 l'abbazia fu chiusa dal governo francese; nel 1868 la sua magnifica basilica, con antica cripta romana e la tomba di S. Willibrord, fu trasformata in chiesa parrocchiale. I suoi manoscritti sono in gran parte a Parigi e a Darmstadt; di grande valore è l'Evangelium Epternacense e il Liber aureus, che si trovano nel museo di Gotha. La tomba di S. Willibrord è meta di una particolare processione, che si svolge annualmente il martedì di Pentecoste, e la cui origine risale al sec. XIV: è la cosiddetta Springprozession, i cui numerosi partecipanti fanno, ogni tre passi in avanti, due salti indietro.
Bibl.: Mon. Germ. Scrip., XIII, 737 segg., XXIII, 11 segg.; O. Reiners, Die St. Willibrordstiftung Echternach, Lussemburgo 1896; R. Staud, Die Abteikirche St. Willibrord in Echternach, 1922; C. Wampach, Geschichte der Grundherrschaft Echternach, Lussemburgo 1929.