EFSF (European Financial Stability Facility)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

EFSF (European Financial Stability Facility)

Ignazio Angeloni

EFSF (European Financial Stability Facility)  Veicolo finanziario temporaneo costituito dal Consiglio dell’Unione Europea (➔), con decisione del 2010, che ha l’obiettivo di mantenere la stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Tecnicamente si tratta di un fondo di garanzia (➔ fondo ) costituito dagli Stati dell’eurozona (17) avente facoltà di emettere titoli garantiti pro rata dagli Stati stessi, allo scopo di fornire sostegno finanziario ad altri Stati appartenenti all’area che ne fanno richiesta per superare situazioni di difficoltà causate da circostanze eccezionali al di fuori del loro controllo.

Struttura

L’EFSF è costituito come società anonima con sede in Lussemburgo. È assistito dalla Banca Europea per gli Investimenti (➔ BEI) per le operazioni di tesoreria e dall’agenzia del debito della Germania per l’emissione dei titoli. È amministrato da un direttore generale e governato da un Consiglio di amministrazione costituito da alti funzionari dei ministeri delle finanze degli Stati membri, con la Commissione europea (➔ ) e la BCE (➔) che vi partecipano come osservatori. Il direttore generale, nominato dopo la creazione del fondo, è K. Regling, ex direttore generale per gli affari economici e finanziari presso la Commissione europea.

Sistema di finanziamento

L’entità complessiva dell’EFSF è stata fissata nel 2010 a 440 miliardi di euro. Le garanzie sono fornite pro quota dai Paesi membri, in ragione delle quote di contribuzione al capitale della Banca Centrale Europea. Sempre nel 2010 il Consiglio europeo ha deciso l’estensione del fondo fino a 780 miliardi di euro, salvo ratifica da parte degli Stati nazionali. A complemento del sostegno fornito dall’EFSF, la Commissione europea si è impegnata a fornire un finanziamento per ulteriori 60 miliardi di euro con fondi raccolti attraverso un’altra struttura, l’European Financial Stabilisation Mechanism (➔ EFSM), usando il bilancio comunitario come garanzia. Inoltre, per ampliare il volume potenziale di intervento, il Fondo Monetario Internazionale (➔ FMI) si è impegnato a fornire ulteriori fondi fino alla metà del totale offerto dall’Unione Europea (500 miliardi di euro), portando quindi il volume complessivo a 750 miliardi di euro. I primi titoli dell’EFSF sono stati emessi nel gennaio del 2011, a fronte del sostegno finanziario offerto all’Irlanda. Successivamente il fondo ha offerto supporto anche al Portogallo. I finanziamenti dell’EFSF vengono concessi a condizione che il Paese ricevente sottoscriva determinati impegni riguardanti la gestione della sua politica economica. Le condizioni sono concordate congiuntamente dall’Unione Europea (Commissione europea e BCE) e dal Fondo monetario internazionale.

Durata nel tempo

Il fondo ha un orizzonte temporale limitato; è previsto che dopo la sua liquidazione sia sostituito (possibilmente con un periodo  di sovrapposizione) da un nuovo soggetto con finalità analoga, l’European Stability Mechanism (➔ ESM), costituito con dotazioni di capitale e fondamento giuridico in un nuovo trattato fra i Paesi appartenenti all’area dell’euro.

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