• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

elettrocardiografia

di Francesco Romeo - Dizionario di Medicina (2010)
  • Condividi

elettrocardiografia

Francesco Romeo

Come si legge un elettrocardiogramma

L’elettrocardiogramma (ECG) è il tracciato ottenuto mediante l’elettrocardiografo, apparecchiatura che registra, su carta millimetrata, l’attività del cuore tramite elettrodi applicati in diversi punti del corpo. Si utilizzano complessivamente dodici elettrodi posti sul torace, polsi e caviglie, che rappresentano i diversi punti di osservazione dell’attività elettrica cardiaca. Il tracciato ECG è una risultante vettoriale, ossia un segnale elettrico risultante dalla somma di tutti i vettori elettrici che rappresentano l’attività elettrica di ogni singola fibrocellula miocardica.

Le derivazioni elettrocardiografiche

Il cuore è un dipolo elettrico e gli elettrodi rilevano la proiezione del vettore dipolo sulla propria congiungente; di conseguenza due elettrodi paralleli al vettore misurano la differenza di potenziale per elettrolisi, chiamata derivazione. Le derivazioni corrispondono a diversi punti di osservazione dell’attività elettrica cardiaca: si distinguono sei derivazioni periferiche (tre derivazioni bipolari degli arti D1, D2 e D3 e tre derivazioni unipolari degli arti aumentate aVL, aVF e aVR) che registrano l’attività elettrica sul piano frontale e sei derivazioni precordiali (da V1 a V6) che registrano l’attività elettrica sul piano orizzontale. In ogni istante, durante la propagazione dell’ impulso attraverso il cuore, il vettore dipolo varia direzione, verso e modulo e pertanto, a livello di ogni singola derivazione, vengono registrate le diversi fasi dell’attività elettrica cardiaca sotto forma di onde di diversa morfologia, che si iscrivono in successione, separate da intervalli. In particolare, si distinguono: l’onda P, corrispondente alla depolarizzazione degli atri; l’intervallo PR che corrisponde alla conduzione dell’impulso elettrico dagli atri ai ventricoli o conduzione atrio-ventricolare; il complesso QRS, che corrisponde alla depolarizzazione ventricolare; il tratto ST e l’onda T che corrispondono alla ripolarizzazione dei ventricoli. L’onda di ripolarizzazione atriale non è evidente sul tracciato ECG in quanto inscritta nel complesso QRS.

La lettura dell’ECG

Ecco i principali parametri da valutare, in successione: presenza di un ritmo sinusale, ossia la presenza di onde P in tutte le derivazioni; la positività dell’onda P in D1, D2, aVL e aVF; verifica che ogni onda P sia seguita da un complesso QRS e che ogni complesso QRS sia preceduto da un’onda P; misura della frequenza cardiaca. Sapendo che la carta millimetrata scorre a 25 mm/s, e che quindi in un minuto l’ECG percorre 300 quadrati da 5 mm, per calcolare la frequenza cardiaca (numero di battiti per minuto) è sufficiente dividere 300 per il numero di quadrati da 5 mm tra due complessi QRS. Se il ritmo non è regolare, per calcolare la frequenza cardiaca è necessario effettuare una sorta di campionatura, contando il numero di complessi QRS in 30 quadrati di 5 mm (corrispondenti a 6 secondi) e moltiplicando tale numero per 10; determinazione dell’asse elettrico medio del complesso QRS sul piano frontale, corrispondente alla direzione media dell’onda di eccitamento durante l’attivazione dei ventricoli, cioè della porzione quantitativamente più importante del miocardio. Pertanto si considera la derivazione tra le derivazioni periferiche con la maggior positività del complesso QRS e si considera l’asse parallelo a tale derivazione e perpendicolare alla derivazione con il massimo isodifasismo (la somma delle deflessioni positive e negative del QRS pari a zero). Normalmente l’asse elettrico del QRS è posto tra −30° e +90°; misura dell’intervallo PR tra l’inizio dell’onda P e l’inizio del complesso QRS, ossia l’intervallo di tempo necessario all’impulso elettrico, che parte dal nodo seno atriale, per raggiungere e depolarizzare il ventricolo. Tale intervallo è compreso tra 120 e 200 ms; misura dell’ampiezza del complesso QRS corrispondente alla depolarizzazione ventricolare e dell’intervallo QRS, corrispondente al tempo di conduzione dell’impulso all’interno dei ventricoli. L’intervallo QRS normale è compreso tra 80 e 120 ms; valutazione dell’intervallo ST e l’onda T, che rappresentano nell’insieme la fase di ripolarizzazione ventricolare. L’onda T deve avere la stessa polarità del complesso QRS e l’intervallo ST deve essere posizionato vicino alla linea di base; valutazione dell’intervallo QT, misurato dall’inizio del complesso QRS alla fine dell’onda T, che rappresenta la durata dell’intero potenziale d’azione ventricolare, ossia il tempo di depolarizzazione e ripolarizzazione ventricolare. La durata dell’intervallo QT decresce all’aumentare della frequenza cardiaca. Quindi l’intervallo QT corretto (QTc) viene stabilito sulla base della frequenza cardiaca utilizzando la formula di Bazett (QTc=QT/√RR), dove per RR si indica l’intervallo che intercorre tra due onde R. Il normale intervallo QTc è inferiore a 440 ms.

Informazioni diagnostiche tramite ECG

L’elettrocardiogramma costituisce l’indagine strumentale di base della diagnostica cardiologica e consente, se integrato nel contesto clinico, di individuare disturbi del ritmo cardiaco, alterazioni della conduzione dell’impulso (allungamento del PR; allargamento del complesso QRS), segni di sofferenza ischemica (sopra o sottolivellamento del tratto ST e alterazioni della morfologia e della polarità dell’onda T), disturbi elettrolitici (allungamento o accorciamento dell’intervallo QT), intossicazione da farmaci (per es, da digitale).

Vedi anche
cardiologia Scienza che si occupa dello studio del cuore, in condizioni normali o patologiche. 1. Diagnostica 1.1 Evoluzione dei mezzi diagnostici. - L’esame clinico delle condizioni cardiocircolatorie si limitava in passato all’ispezione, alla palpazione e alla delimitazione percussoria dell’aia cardiaca, all’ascoltazione ... onda Con riferimento a un dato mezzo fisico (acqua, aria ecc.), perturbazione determinatasi in un punto del mezzo che si propaga nello spazio trasportando energia ma non materia. fisica 1. Propagazione per onde Si parla di propagazione per onda di una perturbazione tutte le volte che in uno o più punti ... aritmia Anormalità del ritmo cardiaco. Le aritmia cardiache sono comunemente distinte in bradiaritmie, quando la frequenza cardiaca è inferiore a 60 battiti per minuto (bpm), e tachiaritmie, quando la frequenza cardiaca è superiore a 100 bpm. Una frequenza cardiaca inferiore a 60 o superiore a 100 bpm non ... pacemaker In cardiologia, dispositivo elettronico che mira a mantenere regolare e costante la pulsatilità cardiaca attraverso l’emissione di impulsi elettrici in grado di evocare una contrazione cardiaca. L’impiego dei pacemaker trova applicazione nel trattamento delle diverse forme di blocco cardiaco (blocchi ...
Tag
  • DIFFERENZA DI POTENZIALE
  • RISULTANTE VETTORIALE
  • POTENZIALE D’AZIONE
  • DIPOLO ELETTRICO
  • DEPOLARIZZAZIONE
Altri risultati per elettrocardiografia
  • elettrocardiografia
    Enciclopedia on line
    La registrazione, per mezzo dell’elettrocardiografo, delle correnti d’azione del cuore. In condizioni patologiche l’e. può fornire precise indicazioni diagnostiche, soprattutto nei disturbi della conduzione intraventricolare (blocchi), nelle alterazioni connesse a eventi ischemici (ischemia e infarto) ...
  • elettrocardiogramma a dodici derivazioni
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Mauro Capocci Importantissimo strumento diagnostico per verificare l’attività cardiaca, basato sulla registrazione dell’attività elettrica delle fibre muscolari del miocardio. Quando le fibre si contraggono e rilassano, si creano delle differenze di potenziale che possono essere registrate per mezzo ...
  • elettrocardiografo
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    elettrocardiògrafo [Comp. di elettro- e cardiografo] [FME] Apparecchio per registrare i segnali elettrici dell'attività cardiaca, costituito da una serie di elettrodi applicati opportunamente sul torace del paziente, un commutatore che seleziona i segnali interelettrodici, un amplificatore elettrico ...
  • ELETTROCARDIOGRAFIA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    (XIII, p. 721) Vittorio PUDDU Si vanno oggi sempre più diffondendo gli apparecchi elettrocardiografici ad amplificazione elettronica, di piccolo peso (circa 10 kg.), portatili. Sono stati inoltre introdotti apparecchi che eseguono contemporaneamente parecchie registrazioni (2, 3 0 più derivazioni, ...
  • ELETTROCARDIOGRAFIA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (da elettro-, e dal gr. καρδία "cuore" e γράϕω "scrivo") Mario Barbara La possibilità di registrare i fenomeni elettrici, che sono in stretto rapporto con le varie fasi dell'attività cardiaca, rappresenta una meravigliosa conquista della scienza e un sussidio diagnostico di grandissimo valore. Spetta ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
elettrocardiografìa
elettrocardiografia elettrocardiografìa s. f. [comp. di elettro- e cardiografia]. – In medicina, la registrazione, per mezzo dell’elettrocardiografo, delle correnti d’azione del cuore, utile per la diagnosi dei disturbi del ritmo, delle...
elettrocardiogràfico
elettrocardiografico elettrocardiogràfico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’elettrocardiografia, all’elettrocardiografo: registrazione e., rilevazioni elettrocardiografiche.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali