Fischer, Emil

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Chimico tedesco (Eus kirchen 1852 - Berlino 1919). Allievo di A. von Baeyer, fu prof. a Erlangen (1882) e quindi a Würzburg (1885) e a Berlino (1892; chimica organica); socio straniero dei Lincei dal 1899. Abilissimo come ricercatore, il F. svolse una attività scientifica veramente prodigiosa: in partic., può essere considerato il fondatore della chimica dei carboidrati e un precursore delle ricerche sulle proteine. Partendo dalla teoria del carbonio asimmetrico di J. H. van't Hoff e di J. A. Le Bel, individuò 16 possibili configurazioni del glucosio: in un lavoro (1888-91) considerato un classico della chimica organica riuscì a stabilire (utilizzando, tra l'altro, come agente la fenilidrazina da lui scoperta nel 1875) la configurazione relativa del glucosio e, in seguito, del mannosio, del fruttosio e del galattosio. Nelle sue ricerche sulle proteine introdusse l'ipotesi del legame peptidico e della specificità di azione chimica degli enzimi, mise a punto un primo metodo (1899) per la separazione degli amminoacidi e sintetizzò un polipeptide formato da 18 amminoacidi. Notevoli furono i suoi contributi in altri campi della chimica organica: in partic., nei suoi lavori sulle purine preparò per sintesi il capostipite e stabilì o confermò le strutture della caffeina, della guanina, della adenina e di molti altri omologhi. Sue opere principali: Untersuchungen über Aminosäuren, Polypeptide und Proteïne (1906); Untersuchungen in der Puringruppe (1907); Untersuchungen über Kohlenhydrate und Fermente (1909); ecc. Nel 1902 fu insignito del premio Nobel per la chimica per le sue ricerche sulle sostanze del gruppo della purina e sui carboidrati.

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