ENDOSPERMA

Enciclopedia Italiana (1932)

ENDOSPERMA (dal gr. ἔνδον "dentro" e σπέρμα "seme")

Biagio Longo

Così viene chiamato il tessuto di riserva contenuto nel seme, che viene utilizzato dall'embrione durante la germinazione e che si origina nel sacco embrionale. Nelle Gimnosperme si forma prima della fecondazione per successive divisioni del nucleo del sacco embrionale, ed è stato perciò distinto anche col nome di endosperma primario. Nelle Angiosperme invece si forma in seguito alla fecondazione (v. embriologia, XIII, p. 888); mentre uno dei due nuclei spermatici del tubetto pollinico, unendosi con la cellula ovo, dà origine all'embrione, l'altro, unendosi coi due nuclei polari, dà origine a questo tessuto nutritizio, distinto anche col nome di endosperma secondario. Esso si può considerare come un prodotto della fecondazione, ma non ha possibilità di ulteriore sviluppo cioè non può, come l'embrione, organizzarsi in piantina, e viene digerito dall'embrione stesso. L'endosperma non si trova presente in tutti i semi delle Angiosperme, perché in molti semi le sostanze di riserva si trovano immagazzinate nello stesso embrione, cioè nei cotiledoni (es. fagiolo), mentre in altri (es. canna), immagazzinandosi nella nucella, costituiscono il tessuto di riserva chiamato perisperma. Qualche seme (es. pepe) contiene contemporaneamente endosperma e perisperma. Tanto l'endosperma quanto il perisperma sono tessuti extraembrionali di riserva per l'embrione che vanno sotto il nome di albume (v.).

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