Còsenz ‹-ʃenz›, Enrico. - Garibaldino, generale e scrittore militare (Gaeta 1820 - Roma1898). Si distinse nell'assedio di Venezia del 1848-49. Dopo un lungo periodo d'esilio a Malta e in Francia, passò a Genova: nel 1859 fu con Garibaldi nel corpo dei Cacciatori delle Alpi. Dopo Villafranca entrò nell'esercito italiano, col grado di maggiore generale, ma l'anno seguente si dimise per accompagnarsi ai Mille. Rientrato nell'esercito regolare, nel 1877 fu nominato generale di corpo d'armata e dal 1882 al 1893 fu capo di S. M.; fu anche deputato, senatore (1872), collare dell'Annunziata (1890). Pubblicò tra l'altro delle Note sopra alcuni particolari della battaglia di Gravelotte-St.-Privat (1875).
Militare e uomo politico (Gaeta 1820 - Roma 1898). Ufficiale dell’esercito borbonico agli ordini di Guglielmo Pepe durante la prima guerra d’indipendenza, lo seguì quando questi, disubbidendo alle disposizioni di Ferdinando II, si recò nel Veneto per continuare a combattere contro gli austriaci. Dopo ...
Garibaldino, generale e scrittore (Gaeta 1820-Roma 1898). Si distinse nell’assedio di Venezia del 1848-49. Dopo un lungo periodo d’esilio a Malta e in Francia, passò a Genova: nel 1859 fu con Garibaldi nel corpo dei Cacciatori delle Alpi. Dopo Villafranca entrò nell’esercito italiano, col grado di maggiore ...
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)
Nacque a Gaeta il 12 genn. 1820 da Luigi e da Antonia Piria.
Il padre, figlio di François Cousin, un francese stabilitosi a Napoli verso la metà del 1700, dopo aver servito durante la Repubblica del 1799 aveva iniziato la carriera militare sotto Murat. Passato dopo la Restaurazione nell'esercito borbonico, ...
Garibaldino, generale italiano. Nacque a Gaeta il 12 gennaio 1820, studiò alla Nunziatella di Napoli dalla quale uscì col grado di alfiere nel 1840. Otto anni dopo era capitano e partiva con Guglielmo Pepe per l'Italia settentrionale, seguendo poi il suo capo a Venezia, dove riceveva il battesimo del ...
enrico s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale era dovuta...
buòn Enrico locuz. usata come s. m. – Erba perenne della famiglia chenopodiacee, detta anche colubrina, tutta buona, spinacio selvatico (lat. scient. Chenopodium bonus-Henricus): ha fusti poco ramosi, foglie triangolari, ondulate al margine, grassette...