ENRICO di Ofterdingen
Enciclopedia Italiana (1932)
ENRICO di Ofterdingen
Minnesänger tedesco, che compare in un noto poema dugentesco sulla gara dei cantori alla Wartburg, in rivalità con Walter von der Vogelweide, Reinmar e Wolfram von Eschenbach: mentre nella seconda parte (Das Rätselspiel), dopo l'arrivo di Klingsor, passa nello sfondo, nella prima invece (Das Fürstenlob), dove loda ed esalta, solo contro tutti, il suo protettore duca d'Austria, è figura dominante. Dal poema e dalle sue fonti passò poi a molte delle cronache storiche della Turingia nei secoli XIV e XV. In singoli manoscritti gli viene attribuita ora l'una ora l'altra opera: ad es., la prima parte del Wartburgkrieg e una tarda elaborazione del re Laurin. In singole composizioni di Maestri Cantori appar celebrato come uno dei dodici fondatori della Meistersingerzunft. Al principio del sec. XIX il Lachmann stesso e Jacob Grimm credettero alla sua realtà storica, mentre A. W. Schlegel volle addirittura ravvisare in lui il poeta del Nibelungenlied. Ma tutti i tentativi d'identificazione sono falliti e la sua figura resta esclusivamente leggendaria: l'hanno fatta rivivere nell'ultimo secolo, in un'interpretazione tutta moderna, il Novalis, che la elevò a simbolo della poesia romantica, e il Hoffmann, che, atteggiandola a creatura demoniaca e malata di romantica zerrissenheit, influì anche su Wagner, quando questi ne fuse la leggenda insieme con quella dell'ardente e inquieto cavaliere di Frau Venus nel suo Tannhäuser.
Bibl.: P. Riesenfeld, H. von O. in der deutschen Lit. 1912.
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