• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

epicureismo

di Anna Lisa Schino - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

epicureismo

Anna Lisa Schino

In cosa consiste la vera felicità dell'uomo

L'epicureismo è la dottrina insegnata dal filosofo greco Epicuro e dai suoi seguaci. È stato, assieme allo stoicismo, una delle grandi scuole filosofiche dell'età ellenistica. Al centro della discussione di Epicuro e dei suoi allievi è il problema della felicità dell'uomo, e nella soluzione di questo problema viene indicato il compito essenziale della filosofia

La falsa immagine degli epicurei

Epicuro nacque a Samo nel 342 o 341 a.C. e morì ad Atene nel 270 a.C. Qui svolse il suo insegnamento in una casa con giardino dove ospitava gli allievi. La scuola da lui fondata ebbe vita lunga e vasta diffusione nel mondo antico.

La conoscenza dell'epicureismo è resa difficile dal fatto che sono arrivati fino a noi solo pochi testi scritti del fondatore e dei suoi allievi. Un'esposizione fedele dell'epicureismo ci ha lasciato Tito Lucrezio Caro (1° secolo a.C.) nel suo poema Sulla natura.

Alla conoscenza della dottrina epicurea ha nociuto anche la falsa immagine creata dagli avversari e poi sostenuta dai padri cristiani che la presentavano come una filosofia volgare, bassamente materialistica, che negava la divinità e riportava tutti i valori alla semplice ricerca del piacere riducendo così l'uomo al livello di un animale.

L'indifferenza degli dei

La fisica di Epicuro ha un'impostazione materialistica: il mondo è fatto di atomi che nel loro libero e continuo movimento si incontrano e si aggregano. Tutto l'Universo, che è infinito, deriva quindi dal meccanico incontro di atomi eterni che formano e disfano i corpi. Le divinità sono pertanto del tutto estranee all'origine del mondo, e neppure è riscontrabile un loro interessamento o intervento negli avvenimenti della storia che non si svolgono secondo un piano necessario o provvidenziale ‒ come per gli stoici (stoicismo) ‒ ma sono del tutto casuali. Gli dei restano indifferenti a tutto, in primo luogo alla sofferenza degli uomini. Nel mondo sono quotidianamente presenti il male e il dolore: se gli dei non volessero eliminarli, sarebbero gelosi e invidiosi; se non potessero, sarebbero impotenti. Dobbiamo quindi considerarli indifferenti: essi vivono beati e superiori a tutto nei loro intermondi, gli spazi celesti tra un mondo e un altro.

La filosofia come farmaco

Una reale conoscenza della natura umana ci deve aiutare a liberarci dalle nostre paure: è questo il compito della filosofia, che può fornire all'uomo una medicina (il quadrifarmaco) per superare i suoi mali vincendo le quattro paure: degli dei, della morte, di non poter raggiungere la felicità, del dolore. Quanto alla prima, se gli dei sono indifferenti, allora non c'è spazio per superstizioni e paure irrazionali. Altrettanto irragionevole è la paura della morte: l'anima dell'uomo è fatta di atomi (sia pure assai sottili), è quindi mortale come il corpo. Ma la morte è nulla per noi perché finché ci siamo noi, essa non c'è e, quando arriva, noi non ci siamo più.

Per le sue premesse materialistiche, l'etica epicurea si propone di evitare il dolore e di cercare il piacere. È questo per natura il fine dell'uomo, ma Epicuro non pensa a un piacere banale e volgarmente materialistico, bensì lo intende come un'assenza o cessazione di dolore che conduce l'anima a uno stato di serenità (atarassia). Il dolore cessa quando viene soddisfatto il desiderio che lo provocava. E in questo sta la prudenza e la saggezza dell'uomo, che non deve rincorrere desideri con voracità ed eccesso. Solo i desideri naturali e necessari (per esempio, mangiare e bere) possono essere facilmente soddisfatti e quindi sono raggiungibili: l'uomo saggio pertanto desidererà sfamarsi, ben sapendo che invece appetiti fuori misura (per esempio di cibi e bevande particolarmente raffinati) rimarranno frustrati e quindi provocheranno insoddisfazione e dolore. È nel calcolo dei piaceri che consiste la vera saggezza dell'uomo: ma sono piaceri anche il preferire la compagnia degli amici o la gioia della discussione filosofica, evitando sconvolgimenti, piaceri violenti o stati passionali.

Emerge così il carattere individualistico dell'etica epicurea; in un'epoca storica di grandi cambiamenti, il filosofo consiglia di tenersi lontano dalla politica e vivere appartato: "vivi nascosto" è il suo motto. Ma anche in tale isolamento va sempre perseguito l'ideale dell'amicizia e dello scambio con gli altri, che allarga gli orizzonti e appaga i sentimenti.

Vedi anche
Tito Lucrèzio Caro Lucrèzio Caro ‹-zz- ...›, Tito (lat. Titus Lucretius Carus). - Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. Lucrezio Caro, Tito e intorno al 55 (secondo una notizia, sarebbe ... materialismo Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo. 1. La filosofia greca All’interno delle mitologie antichissime il concetto di una materia corposa, resistente al tatto, che sta alla base di tutte ... piacere Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto a dolore e variamente considerato nelle diverse scuole filosofiche, in rapporto all’ideale supremo ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. 1. Definizioni La filosofia può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
Altri risultati per epicureismo
  • epicureismo
    Dizionario di filosofia (2009)
    Dottrina filosofica che fa capo a Epicuro (➔) di Samo, il quale fondò il primo nucleo della sua scuola a Mitilene tra il 312 e il 310 a.C. e di lì la trasferì a Lampsaco, quindi, nel 306, ad Atene, fissandone stabilmente la sede nella casa con giardino che lasciò in eredità ai suoi discepoli, noti già ...
  • epicureismo
    Enciclopedia on line
    Dottrina filosofica professata dai seguaci di Epicuro. Diffuso nel mondo romano sino al 2° sec. d.C., trovò la sua massima espressione nel poema Sulla natura di Lucrezio. Caduto in oblio durante il Medioevo, l'e. rinacque nel Rinascimento (anche per la riscoperta del poema lucreziano) e si diffuse nel ...
  • Epicurei
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    (Epicurii) Giorgio Stabile Nel senso proprio di " seguaci della filosofia di Epicuro ", in D. designano la grande scuola filosofica antica che prese nome dal suo capo Epicuro (v.). In If X 14 l'espressione seguaci di Epicuro non va intesa in quest'uso tecnico, ma più generalmente indica chi, condividendo ...
Vocabolario
epicureismo
epicureismo s. m. [der. di epicureo]. – 1. In generale, la dottrina e l’atteggiamento dei seguaci del filosofo greco Epicuro (341-270 a. C.), il quale, nell’ambito di una concezione del mondo naturale improntata alla fisica atomistica democritea,...
epicuràico
epicuraico epicuràico agg. [der. di epicureo] (pl. m. -ci), letter. – Da epicureo, proprio degli epicurei, soprattutto nel sign. estens. della parola.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le App
    • Skill
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali