Satie ‹satì›, Eric Alfred Leslie. - Musicista (Honfleur, Normandia, 1866 - Parigi1925). Studiò per qualche tempo al conservatorio di Parigi, proseguendo poi da autodidatta e riprendendo gli studî da adulto presso la Schola Cantorum. Per guadagnarsi da vivere suonò il pianoforte nei cabaret, dove incontrò (1891) C. Debussy, di cui divenne amico, e nel 1922 aderì al movimento dadaista. La sua musica si presentò tra le più originali del tempo, precorrendo volta a volta le affermazioni stilistiche dell'impressionismo debussyano, del neo-classicismo di I. Stravinskij, delle "semplificazioni" di G. Auric e F. Poulenc. Intorno a lui si formò, negli ultimi tempi, una cerchia di giovani seguaci (H. Sauguet, H. Cliquet-Pleyel, R. Desormière e M. Jacob) che fu detta scuola di Arcueil. Tra le sue composizioni più celebri le Trois gymnopédies per pianoforte (1888), i balletti Parade (su libretto di J. Cocteau, coreografia di L. Massine per i Ballets russes di S. P. Djagilev, 1917) e Relâche (libretto di F. Picabia, coreografia di J. Börlin per la compagnia dei Ballets suédois, 1924), la colonna sonora del film di R. ClairEntr'acte (1924).
Compositore di musica, nato a Honfleur (Normandia) il 17 maggio 1866, morto il 1° luglio 1925 a Parigi. Studiò irregolarmente: a quarantacinque anni s'iscrisse alla "Schola" di V. d'Indy, ma non riuscì mai a possedere pienamente la tecnica musicale. Tuttavia, dotato da natura d'un ingegno vivace e bizzarro, ...
èrica s. f. [lat. scient. Erica, dal gr. ἐρίκη o ἐρείκη, lat. class. erīce]. – Genere di piante ericacee con numerose specie dell’Africa merid., e poche, ma assai diffuse, dei paesi mediterranei: sono suffrutici, arbusti o piccoli alberi, ramosissimi,...
sativo agg. [dal lat. sativus, der. di satus, part. pass. di serĕre «seminare»]. – 1. Seminativo, su cui si può seminare: terreno sativo; alcuni ettari di campo sativo (Pirandello). 2. Coltivabile, coltivato: piante sative. Con questo sign., è presente,...