Wolf-Ferrari, Ermanno

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Musicista (Venezia 1876 - ivi 1948), di padre tedesco e madre veneziana. Studiò specialmente a Monaco di Baviera con J. Rheinberger. Esordì, come compositore, ancora studente a Monaco, con una Serenata per archi (1895). Tornato in Italia (1895), a Milano diresse una grande società corale, e più tardi (1902) successe a M. E. Bossi nella direzione del Liceo musicale di Venezia, lasciandola dopo qualche anno per dedicarsi esclusivamente alla composizione, nella quale raggiunse singolare freschezza espressiva ed eleganza. Dotato di un notevole senso del teatro, compose varie opere, tra le quali sono da ricordare: Cenerentola (1900), Le donne curiose (1903), I quattro rusteghi (1906), Il segreto di Susanna (1909), I gioielli della Madonna (1911), L'amore medico (1913), Gli amanti-sposi (1925), Das Himmelskleid (1927), Sly (1927), La vedova scaltra (1931), Il campiello (1936). Scrisse anche musica per soli, coro e orchestra (La Sulamita, 1899; Thalita kumi, 1900; La vita nova, 1903) e musica strumentale (Sinfonia da camera, 1901; Idillio-Concertino per oboe e piccola orchestra, 1932; Suite-Concertino per fagotto e piccola orchestra, 1932; un quintetto, due trii, due sonate per violino e pianoforte, ecc.).

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