ESOGAMIA

Enciclopedia Italiana (1932)

ESOGAMIA (dal gr. ἔξω "fuori" e γάμος "nozze")

Georges Montandon

L'esogamia è l'obbligo che hanno i membri di un gruppo umano di prender per moglie una donna non appartenente al gruppo stesso. Questo può esser dato da una classe matrimoniale, istituzione sorta proprio in funzione dell'esogamia, da un clan, ecc. Quando la scelta deve esser fatta fuori del luogo abitato (territorio o villaggio o gruppo di villaggi) si ha la cosiddetta esogamia locale. Vi sono dunque forme di esogamia limitate o sviluppate, forme evidenti e semplici e altre più nascoste e complesse.

Endogamia invece è l'obbligo di prender per moglie una donna appartenente allo stesso gruppo sociale dell'uomo. Tuttavia essa non riveste nelle culture più basse che la praticano, un carattere di così netta obbligatorietà qual'è quello dell'esogamia nelle culture esogamiche. Le culture primitive dette talvolta esogamiche permettono l'endogamia come l'esogamia: si tratta allora di una scelta libera che si dovrebbe chiamare endo-esogamia o autonomogamia. È difficile provare se la legge esogamica sia dovuta all'osservazione del danno genetico derivante da unioni fra parenti accostanti o a un semplice istinto. Quanto a un'epoca anteriore, nella quale l'antenato dell'uomo non viveva ancora in gruppi organizzati ma in famiglie più o meno comprensive, doveva praticamente essere seguita l'esogamia familiare, come avviene del resto pur fra gli animali superiori. A ogni modo, nelle società umane l'esogamia più primitiva - primitiva in tutti i sensi - cioè quella locale, si basa sulla proibizione del matrimonio fra congiunti, poiché nelle località poco popolate di questi primitivi tutti gl'individui sono più o meno parenti fra di loro. Fra i Pigmoidi delle isole Andamane infatti vige la legge dell'esogamia: questa però può essere infranta allorché gl'interessati riescano a dimostrare che tra i futuri coniugi non vi è alcun legame di parentela. Ma è certamente più semplice, come avviene infatti nella maggior parte dei gruppi praticanti l'esogamia locale, di rendere questa assolutamente obbligatoria. Vi sono d'altra parte popolazioni in via di estinzione fra le quali l'endogamia, senza essere in modo speciale proibita o autorizzata, è praticata perché le località del gruppo in questione si spopolano e si distanziano. Questa endogamia parziale e forzata spiega forse l'infecondità di tali popolazioni: circolo vizioso dal quale non può derivare che la sparizione di esse. L'esistenza dell'esogamia riscontrata per la prima volta da J. F. McLennan è oggi riconosciuta fra tutte le popolazioni inferiori: tanto che una delle classificazioni dei cicli culturali, quella di P.W. Schmidt, si basa appunto su di essa. I paralleli sono i seguenti: culture primitive, forma dei Pigmei = esogamica monogamica; forma tasmaniana = esogamica con totemismo sessuale; ciclo del bumerang = uguaglianza sociale; ciclo del totem = esogamico patriarcale; ciclo delle due classi = esogamico matriarcale; ciclo dell'arco = matriarcale con matrimonio libero; ciclo polinesiano-sudanese = patriarcale con matrimonio libero. Ora, poiché le due grandi forme culturali più direttamente connesse alle culture primitive sono la cultura patriarcale del totem e la cultura matriarcale delle due classi, indipendenti l'una dall'altra, si riscontra che ambedue hanno l'esogamia come regola. Si osserva inoltre che tutti i cicli relativamente inferiori sono regolati da una qualunque forma di esogamia, facendo parziale eccezione la cultura matriarcale delle due classi, che presenta casi di endogamia, e la cultura pastorale. Le culture esogamiche sono rappresentate dunque in generale da gruppi umani poco numerosi. Il ciclo dell'arco e quello polinesiano-sudanese sono invece già proprî di società molto più numerose, nelle quali l'esogamia non ha più bisogno di essere esercitata tanto rigidamente. La prova che questo fatto demografico sia alla base dell'esogamia ci è data da quanto avviene nel ciclo pastorale, proprio dell'Africa settentrionale e dell'Asia centrale, che è il primo presso il quale si riscontri una vera endogamia, praticata però per classi sociali. Questa forma è pure più o meno sviluppata nelle culture sulle quali il ciclo pastorale ha esercitato un certo influsso e nelle culture superiori. Così essa fu fortemente praticata nelle Indie, nell'Egitto, nel Perù. La formazione delle caste dell'India fu pure accompagnata dall'endogamia, sebbene in realtà la legge fosse di frequente violata. In Africa, più che altrove, l'infrazione alle leggi endogamiche avvenne nelle unioni con le schiave. Nella Cina i diversi invasori del paese e in ultimo i Manciù sono stati a poco a poco assimilati dalla massa cinese malgrado le leggi endogamiche. Presso gli stessi Cinesi è proibito il matrimonio tra individui aventi lo stesso cognome e, poiché non esistono nella lingua cinese che 438 cognomi, resta escluso un numero notevole di individui nella scelta del coniuge.

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