COLLA, Ettore

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

COLLA, Ettore


Scultore, nato a Parma il 13 aprile 1899 e morto a Roma il 27 dicembre 1968. Fino all'immediato secondo dopoguerra la sua ricerca si svolse nell'ambito dell'arte figurativa. Dopo aver frequentato l'accademia di Parma, interrotti gli studi, nel 1922 si recò a Parigi dove lavorò presso Bourdelle ed ebbe modo di conoscere Maillol, Despiau, Brancusi, arricchendo il proprio bagaglio culturale d'importanti esperienze. Stabilitosi a Roma nel 1926, continuò a lavorare in uno stile novecentesco con suggestioni arcaicizzanti, attento all'opera di A. Martini. Dal 1941-42 iniziò un lungo periodo di riflessione (dedicandosi prevalentemente alla pittura e all'organizzazione prima della Galleria dello Zodiaco poi della Galleria del Secolo), dal quale nacquero le sue prime esperienze astratte. L'incontro con E. Villa, A. Burri, G. Capogrossi, G. Ballocco e altri più giovani esponenti dell'avanguardia romana, la fondazione del gruppo Origine (1950) e della rivista Arti Visive (1952) che fino al 1956 svolsero un'importante azione di chiarificazione e documentazione nei confronti delle nuove istanze artistiche, furono esperienze essenziali che convalidarono la sua scelta di operare nell'ambito dell'arte astratta.

Da allora le sue opere, caratterizzate dall'accostamento di oggetti eterogenei, che nella scelta di materiali residuati (ruote, tubi, ingranaggi, corrosi dal tempo e dal disuso, completamente astratti dalla loro funzione originaria) possono far pensare alla poetica dada dell'objet trouvé e, per la predilezione del materiale, alla tradizione della scultura in ferro da Gonzalez fino a Smith, s'impongono per la chiarezza e il rigore compositivo che valorizza il "relitto", amorevolmente ricercato, in relazioni formali liberamente individuate, toccate ora da leggera ironia, ora da profonda malinconia.

Vedi tav. f. t.

Bibl.: E. Villa, E. Colla, in Arti Visive, 1954; M. Volpi, E. Colla, in Marcatre, 1966, nn. 12-22. Cataloghi delle mostre: Institute of Contemporary Arts, Londra 1959; Stedelijk Museum, Amsterdam 1960; Biennale, Venezia 1964; Lo spazio dell'immagine, Foligno 1967; Galleria d'arte moderna, Roma 1970.

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