EUGANEI

Enciclopedia Italiana (1932)

EUGANEI

Ettore Ghislanzoni

. Nome di una popolazione che abitava le valli e il piano tra le Alpi Orientali e l'Adriatico (Liv., I, 1.3). Catone il vecchio annoverava 34 oppida nel loro territorio, tra i quali quelli dei Triumpilini in Val Trompia, dei Camunni (v.) in Val Camonica e degli Stoni che era il centro principale. Verona era colonia degli Euganei e dei Reti, certo della valle dell'Adige, coi quali gli Euganei si deve ritenere confinassero.

Il nome Euganei viene dagli antichi arbitrariamente connesso col greco εὐγενεῖς. Forse è piuttosto da collegare con (Liguri) Ingauni. Ciò ha indotto a pensare che un tempo il popolo cui venne data la denominazione di Euganei si debba identificare con i Liguri e tale congettura trova appoggio in due passi di Stefano Bizantino e degli Acta Triumph. dell'anno 117. Secondo una leggenda argomento di una tragedia di Sofocle, accolta da Livio (I, 12), gli Euganei sarebbero stati scacciati dalle loro sedi lungo il litorale Adriatico dai Veneti venuti dalla Paflagonia guidati da Antenore eroe troiano, e tale leggenda ha un fondamento di verità nell'immigrazione forse tanto per terra quanto per mare dei Veneti, popolazione illirica, che nei tempi protostorici vediamo estesa da Aquileia alla foce del Po. Ma quando questa immigrazione sia avvenuta s'ignora. I dati archeologici non hanno fornito finora più precise informazioni sul carattere e la civiltà degli Euganei e non si sa neppure se sepolcreti e abitati del territorio veneto del sec. X-IX a. C., come quello di Calaona, di Lozzo Atestino, di Valbona, di Marendole e di Angarano presso Bassano Veneto debbano assegnarsi agli Euganei o agli Umbri. È stato supposto che la civiltà eneolitica del sepolcreto d'inumati e della stazione di Remedello Sotto nel Bresciano e di altri simili sia appunto da attribuire al popolo dei Liguri-Euganei che da età remotissime dimorò in quelle regioni non occupate da palafitticoli e da terramaricoli. Recenti studî hanno dimostrato strette affinità di quella cultura eneolitica con le civiltà della Spagna e specie di Argar. Altri più tardi indizî di Liguri Euganei si sono voluti riconoscere negli scheletri e nei sepolcri d'inumati rinvenutì qua e là tra le tombe a cremazione del II periodo Atestino.

Cacciati o sottomessi nel paese occupato dai Veneti, gli Euganei rimasero nelle valli alpine dove si mescolarono con altri strati etnici quali i Reti (come a Verona) e subirono in qualche punto l'infiltrazione di elementi etruschi quando questi, dopo la fine del sec. V a. C., furono cacciati dalla Valle Padana dai Celti. Si mantennero in uno stato di relativa indipendenza fino al trionfo di Q. Marcio Re (117 a. C.) e di Scauro (115 a. C.). Augusto assoggettò completamente i Camunni e i Triumpilini nel 16 a. C. Gli E. ricevettero la latinità sotto i Claudî e la cittadinanza romana sotto l'ultimo dei Flavî. Monumenti eretti in onore di membri della casa di Augusto e il nome di un pago derivato da quello di Livia (Corp. Inscrip. Lat., V, 3410, 4909, 4954) dimostrano che presto accolsero di buon grado la signoria di Roma. Negli scrittori della prima età imperiale il nome di Euganei designa i territorî di Aquileia di Altino e di Ateste; per i poeti del Basso Impero è quasi sinonimo di Patavinus. Solo nel Rinascimento, ma senza il sostegno di alcuna antica tradizione, con la denominazione di Colli Euganei si designa il gruppo di ridenti colline a SO. di Padova (v. euganei, colli).

Bibl.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 64 seg.; C. Pauli, Altitalische Forschungen, III, Lipsia 1891, p. 413 seg.; H. Nissen, Italische Landeskunde, I, Berlino 1883, p. 486 seg.; Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI col. 984 seg.; E. Pais, Intorno alla gente degli Euganei, in Rend. Acc. Lincei, s. 5ª, XXV (1916), p. 93 segg.; G. Ghirardini, Note di archeologia veneta. Gli Euganei, in Rend. R. Acc. sc. dell'Istituto di Bologna, 1917.

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