Savòia (Savoia-Soissons), Eugenio di. - Generale italo-austriaco (Parigi1663 - Vienna1736); figlio di Eugenio Maurizio e di Olimpia Mancini, destinato alla carriera ecclesiastica, chiese invano (1683) a Luigi XIV di entrare nel suo esercito. Lasciata Parigi, entrò al servizio dell'imperatore Leopoldo I, distinguendosi subito nelle operazioni contro i Turchi per la liberazione di Vienna assediata (1683) e in quelle successive, sicché (1687) a soli 24 anni fu promosso tenente generale. Nel 1689 intraprese anche l'attività diplomatica, che da allora alternò a quella bellica, e contribuì all'alleanza del duca di Savoia con l'Austria; segnalatosi in Piemonte nella guerra della Grande Alleanza, ebbe la nomina a feldmaresciallo (1693). La sua perizia emerse pienamente nella campagna del 1697 contro i Turchi, quando li sorprese e sconfisse al passaggio del Tibisco, presso Zenta. La battaglia ebbe effetti risolutivi sulla guerra austro-turca del 1683-99, per cui ad Eugenio furono donati vasti possessi fra i fiumi Drava e Danubio e poté iniziare la costruzione del palazzo del Belvedere a Vienna. Allo scoppio della guerra per la successione di Spagna (1701-13), ebbe il comando supremo delle forze destinate al teatro italiano e batté il maresciallo N. Catinat fra Carpi e l'Oglio (1701), sconfiggendo poco dopo F. Villeroi a Chiari. Il nuovo comandante francese, L.-J. Vendôme, fu battuto (1702) a Luzzara, ma riuscì a impedire a Eugenio la conquista del Milanese, vero scopo delle sue operazioni. Nel 1703 il principe fu nominato presidente del Consiglio aulico di guerra, ma solo in parte riuscì a rendere più dinamico l'andamento delle operazioni; dopo aver conseguito insieme al duca di Marlborough la grande vittoria di Höchstädt (1704), fu battuto da Vendôme a Cassano d'Adda (1705). La geniale audacia di Eugenio si rivelò con la battaglia di Torino (1706), che si risolse con la sconfitta degli assedianti francesi e la conquista del Milanese, di cui diventò governatore. Ancora con Marlborough, riportò le vittorie di Audenarde (1708) e di Malplaquet (1709). Si recò in seguito (1711) in missione diplomatica a Londra per impedire che il governo inglese si ritirasse dalla lotta; fallito lo scopo, si trovò, dopo la pace di Utrecht (1713), solo contro la Francia. Inferiore di forze, non poté tenersi che sulla difensiva: la pace di Rastatt (1714), negoziata dallo stesso Eugenio, pose fine alla guerra. Nel 1716 sbaragliò a Petrovaradin i Turchi che avevano assalito le province ungheresi e transilvane degli Asburgo, e l'anno dopo cinse d'assedio e conquistò Belgrado, costringendo l'impero ottomano alla pace di Passarowitz (1718). Nel successivo periodo di pace (1720-33) Eugenio, nominato vicario d'Italia nel 1724, attese a riordinare l'esercito. Scoppiata la guerra di successione polacca (1733-35), al principe, ormai settantenne, fu dato il comando di un fronte secondario sul Reno. Fu collezionista d'arte, amico dei maggiori scienziati, letterati e filosofi del tempo; ebbe sensibile peso nel governo dell'Impero.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 (2018)
Nacque, quintogenito, a Parigi il 18 ottobre 1663 da Eugenio Maurizio di Savoia Soissons (v. la voce in questo Dizionario) e da Olimpia Mancini (v. la voce in questo Dizionario).
La madre, coinvolta in uno scandalo e perciò esiliata nei Paesi Bassi, lasciò il piccolo Eugenio alle cure della zia Ludovica ...
Generale italo-austriaco (Parigi 1663-Vienna 1736). Al servizio dell’imperatore Leopoldo I, si distinse nel conflitto austro-turco (1683-99) e nella guerra di successione spagnola (1701-13); nel 1714 negoziò la Pace di Rastadt che pose fine alle ostilità. Nel 1716 batté i turchi che avevano assalito ...
SAVOIA (Savoia-Soissons), Eugenio di (Eugenio Francesco). - Nato a Parigi il 18 ottobre 1663, morto a Vienna il 21 aprile 1736. Quartogenito di Eugenio Maurizio conte di Soissons (figlio di Tommaso Francesco di Carignano e di Maria di Borbone-Soissons) e di Olimpia Mancini, romana, nipote del cardinal ...
eugènia s. f. [lat. scient. Eugenia, dal nome del principe Eugenio di Savoia (1663-1736)]. – Genere di piante mirtacee, con circa 800 specie, di cui parecchie danno frutti mangerecci, molto profumati, di largo consumo nel Brasile e in India; una sua specie,...
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare ed elaborare dati di...