GADDINI, Eugenio

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)

GADDINI, Eugenio

Sergio Molinari

Psicanalista, nato a Cerignola (Foggia) il 18 gennaio 1916, morto a Roma il 27 settembre 1985. Laureato in medicina e chirurgia nel 1942, esercitò per lungo tempo la professione medica e fu primario ospedaliero dal 1945 al 1956, anno in cui decise di dedicarsi completamente alla ricerca e alla pratica psicoanalitica. Segretario della Società psicoanalitica italiana (1957), ne divenne vice-presidente (1967-69) e infine presidente (1978-82). La formazione medica, l'interesse per la relazione medico-malato, la costante considerazione della sofferenza anche fisica del paziente, sono elementi ampiamente rintracciabili nell'opera di G. come psicoanalista.

Attraverso una modificazione del funzionamento corporeo, secondo G., hanno origine le prime esperienze mentali e i primi ricordi; di fronte alle inevitabili esperienze di frustrazione il bambino reagisce difensivamente, attraverso una modificazione che riproduce sensorialmente (prima ancora che mentalmente) l'esperienza precedente la frustrazione. Oltre a esplorare queste risposte psicofisiche primitive, chiamate fantasie del corpo, G. ha rivolto la sua attenzione a particolari sindromi psicofisiche, quali la dermatite atopica, il merecismo, l'asma bronchiale, mettendo in luce il contributo che la psicoanalisi può fornire allo studio delle patologie psicosomatiche della prima infanzia.

Tutti i contributi scientifici di G. sono raccolti in Scritti (19551985), del 1989. Articoli importanti sono stati pubblicati sull'International Journal of Psychoanalysis, a partire da On imitation (1969), considerato da molti un classico della letteratura psicoanalitica, fino a Notes on the mind-problem (postumo, 1987). G. è stato particolarmente vicino al pensiero dello psicoanalista inglese D. W. Winnicott, pur restando molto legato anche ai contributi più significativi della psicoanalisi nord-americana degli ultimi decenni.

Ha coltivato inoltre interessi artistici e letterari, che lo hanno portato a occuparsi dei processi creativi sia nell'ambito della teoria psicoanalitica, sia nell'espressività dell'opera di singoli artisti. Nel periodo precedente la morte, G. stava lavorando alla messa a fuoco concettuale di un'organizzazione mentale di base, precedente l'organizzazione mentale descritta da Freud nel suo modello strutturale di apparato psichico, in esemplare continuità con i suoi interessi sui processi mentali precoci.