farsa Componimento teatrale, che si propone essenzialmente di far ridere, trattato come genere a sé dal 15° sec. fin quasi ai nostri giorni. Fin dal 7° sec. la parola farza o farsia si trova nel latino ecclesiastico di Francia per indicare le interpolazioni di cui taluni uffici liturgici erano ‘farciti’, e poco più tardi preghiere o inni nel cui latino erano inserite parti in volgare. La parola passò poi, al più tardi nel 13° sec., al teatro profano, finché nel secolo seguente si giunse alle farces propriamente dette, che ebbero grandissima diffusione nel 15° secolo. Dalla Francia il componimento e la parola passarono nel 15° e 16° sec. a Napoli (celebre tra le varietà la f. cavaiola), e poi in tutta Italia; presto la f., ridotta in un atto, spesso musicata, cominciò ad avere il compito specifico, mantenuto per 3 secoli, di rallegrare lo spirito degli spettatori dopo le tragedie o dopo le commedie ritenute troppo gravi. Allo stesso modo, ai primordi del cinema, era uso far seguire ai film drammatici la ‘f. finale’.
Un atto tutto da ridere
La farsa è un testo teatrale breve e comico. Si tratta di un atto unico, scritto per essere rappresentato insieme a lavori di altro genere, che veniva messo in scena nel corso di una serata di varietà oppure al termine di una pièce seria e che ebbe il suo maggior successo tra ...
(fr. farce; sp. farsa; ted. Posse, Schwank; ingl. farce, mimic). - Adoperata per il passato nei più varî significati, la parola oggi designa abitualmente un breve componimento teatrale senza pretese artistiche e che esaurisce il suo compito nel provvedere al fondamentale bisogno umano di alleviare i ...
farsa s. farsa [dal fr. farce, der. di farcir, che è il lat. farcire «riempire»]. – 1. Termine che in origine (nella forma fr. farce o in una corrispondente forma lat. mediev. farsa) indicò varî tipi di intervento popolaresco nelle cerimonie liturgiche,...
farso s. m. [forse dal gr. ϕάρσος «pezzo di stoffa»], ant. – Indumento medievale, simile a una corta giubba: Oi dolce mio marito Aldobrandino, Rimanda ormai il farso suo a Pilletto (Rustico di Filippo). ◆ Dim. farsétto (v.).