Fatimidi

Dizionario di Storia (2010)

Fatimidi


Dinastia califfale araba sciita ismailita, regnante, in tempi diversi, su Nord Africa, Egitto, Malta, Sicilia, la regione siro-palestinese e la Penisola Arabica, fra il 909 e il 1171. Ritenuti discendenti di ‛Ali, attraverso la moglie Fatima, i F. instaurarono un califfato a pieno titolo, prima in Nord Africa, grazie al fondatore, ‛Abd Allah al-Mahdi, poi in Egitto, dove s’installarono nel 969, avendo sconfitto gli Ikhshidi. Qui i F. fondarono Il Cairo, la nuova capitale che sostituì l’antico centro di Fustat. Il califfato dei F. godette, fino alla metà del sec. 12°, di grande prosperità, grazie anche alla relativa tolleranza della quale godevano le comunità non islamiche al suo interno, ivi comprese le colonie mercantili europee, e nonostante l’élite regnante, dedita ai culti esoterici dell’ismailismo, vivesse in relativo isolamento dal resto della popolazione. Sotto la pressione delle crociate da un lato, delle nuove signorie turche dall’altro, i F. entrarono in un periodo di declino che ridusse il loro regno al solo Egitto, perso poi nel 1169 quando Saladino, chiamato in aiuto dall’ultimo califfo al-‛Adid, s’impadronì del potere, dando inizio, successivamente, alla propria dinastia ayyubide.

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