Pirandèllo, Fausto. - Pittore italiano (Roma1899 - ivi 1975), figlio di Luigi. Studiò scultura con S. Lipinsky; poi dal 1923 si dedicò alla pittura. Nel 1927, recatosi a Parigi con G. Capogrossi, studiò in particolare P. Cézanne e G. Braque (Natura morta con molle, 1928, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Tornato in Italia nel 1930, fu a contatto con la Scuola romana e con la galleria La Cometa. Interessato agli aspetti della vita quotidiana e della solitudine, dipinse senza enfasi celebrativa vedute di città, interni e nature morte (Oggetti, 1933; Tetti, 1934-35; Siccità, 1938 circa, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Eseguì anche notevoli ritratti con tecnica espressionista (Ritratto di Lietta, 1930-31, Roma, Istituto di studî pirandelliani). P. si volse poi all'astrattismo, inteso come eliminazione di ogni elemento naturalistico e ricerca materica e coloristica (Natura morta, 1948, Torino, Civica galleria d'arte moderna). Dagli anni Cinquanta riprese tematiche e tecniche precedentemente affrontate.
Pittore, nato a Roma il 17 giugno 1899; figlio di Luigi (v). Ha studiato a Parigi e Berlino. A Parigi iniziava la sua carriera che, trasferita più tardi nel clima della "scuola romana", doveva giungere a una personalissima soluzione.
Egli esprime una visione minuziosa, quasi pedestre, dell'oggetto: ...
fàusto agg. [dal lat. faustus, der. di favere «favorire»], letter. – 1. Che ha felice esito o dà felice indizio: fausto giorno; fausto annuncio, fausto augurio; un fausto segno; fausto ricorrenza; letter., fausto evento, spesso riferito a nascita attesa...
pirandelliano agg. – Che si riferisce a L. Pirandello (1867-1936), al suo pensiero e alla sua opera di narratore e drammaturgo: le novelle pirandelliano; il teatro pirandelliano; i personaggi pirandelliano; lo stile pirandelliano. In senso estens. e fig.,...