FENICI

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

FENICI (XIV, p. 997)

Sabatino Moscati

Le conoscenze sui F. si sono grandemente accresciute negli anni recenti, soprattutto in seguito alle ricerche archeologiche effettuate in più punti dell'area mediterranea. Emergono a oriente gli scavi del Dipartimento delle antichità di Cipro a Kition, dove è stato posto in luce un insediamento che attesta la presenza fenicia dal 10°-9° secolo a. Cristo. Nel Mediterraneo centrale gli scavi italiani in Sicilia e in Sardegna hanno rivelato una ricca produzione artistica (nella quale spiccano le stele di Mozia) e una penetrazione più ampia del previsto in età cartaginese, quando sostanzialmente tutta la Sardegna appare sotto controllo. A occidente, gli scavi spagnoli e tedeschi sulla Costa del Sole hanno consentito l'individuazione di empori almeno dal 9° secolo (Almuñécar) e di abitati con fortificazioni cospicue (Toscanos) almeno dall'8°.

Parallelamente alle scoperte, un intenso sviluppo hanno avuto gli studi sulla civiltà fenicia, anzitutto intesi a definirne le origini, sempre più chiaramente legate all'inizio dell'età del Ferro (circa 1200 a. C.), che sola consente l'emergere di caratteri autonomi e distintivi. In secondo luogo, si va definendo la differenziazione tra la civiltà fenicia e quella punica, da essa derivata e legata all'affermazione di Cartagine come potenza mediterranea. In terzo luogo, comincia a emergere la caratterizzazione del mondo coloniale, non solo ricettivo ma anche creativo nella cultura e in varie forme dell'artigianato (ciò vale in specie per la Sicilia e la Sardegna). In quarto luogo, si approfondisce lo studio delle componenti della civiltà fenicia, da quella egiziana (sempre più evidente nelle nuove scoperte archeologiche) a quella cipriota (che invece si ridimensiona in quanto parte di una koinè vicino-orientale). Infine, si distingue ormai dalla produzione fenicia quella orientalizzante, in cui altre componenti culturali ed etniche hanno parte non minore.

Nell'insieme, viene rivalutata la funzione dei F. nell'antica storia mediterranea: per il loro predominio lungo la rotta africana da oriente a occidente e lungo la derivazione di essa per la Sicilia e la Sardegna fino all'Iberia; per la consistenza e l'autonomia della loro produzione artigianale; per la potenza politica raggiunta con Cartagine, di cui sono illuminante testimonianza le lamine d'oro di Pyrgi iscritte in etrusco e in punico. Vedi tav. f. t.

Bibl.: S. Moscati, Il mondo dei Fenici, Milano 1966; id., I Fenici e Cartagine, Torino 1973; id., Problematica della civiltà fenicia, Roma 1974.

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