Feocromocitoma

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

feocromocitoma

Valeria Guglielmi

Tumore derivante dalle cellule cromaffini che producono catecolamine (noradrenalina, adrenalina, dopamina). In ca. l’80% dei casi i feocromocitomi si localizzano nella midollare del surrene, ma si possono trovare anche in altri tessuti derivati dalle cellule della cresta neurale (nei paragangli della catena simpatica, lungo il decorso dell’aorta, nel glomo carotideo). Quelli situati nella midollare del surrene sono bilaterali nel 10% dei casi e solitamente benigni (95%); i tumori extrasurrenali sono più spesso maligni (30%). Talora vi è familiarità. La caratteristica clinica più rilevante è l’ipertensione, che può essere parossistica o persistente. Segni e sintomi comuni sono la tachicardia, la cefalea intensa, la sudorazione, l’ipotensione posturale, le palpitazioni, l’angina e le epigastralgie. La diagnosi viene realizzata mediante il dosaggio delle catecolamine e dei loro metaboliti, nel plasma e nelle urine, e con prove inibitorie, quali il test con clonidina. La localizzazione del tumore è resa possibile dalle metodiche di diagnostica per immagini come la tomografia computerizzata, la risonanza magnetica e la scintigrafia surrenalica con MIBG (Meta-iodo-benzil-guanidina). Il trattamento è chirurgico, così come la terapia medica (α-bloccanti e β-bloccanti) è importante nelle fasi pre-, intra- e postoperatorie.

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