FERDINANDO I re d'Aragona e di Sicilia

Enciclopedia Italiana (1932)

FERDINANDO I re d'Aragona e di Sicilia

Nino Cortese

Nato probabilmente nel 1379, morto in Igualada il 2 aprile 1416. Figlio di Giovanni I di Castiglia e di Eleonora sorella di Martino re d'Aragona, e perciò fratello di Enrico III, alla morte di questo sovrano fu, insieme con la vedova regina, reggente dello stato per il piccolo nipote Giovanni II, e seppe acquistarsi fama di buon amministratore e di valoroso soldato: infatti nel 1410 tolse ai musulmani la fortezza di Antequera, e da allora in poi fu chiamato el de Antequera. Poi, alla morte di Martino re d'Aragona, fece valere i suoi diritti su quella corona, giovandosi anche dell'aiuto dell'antipapa Benedetto XIII; e tali diritti furono riconosciuti validi dai rappresentanti della Catalogna, dell'Aragona e del regno di Valenza, riunitisi in Caspe per risolvere la grave lite sulla successione al trono, i quali, il 25 giugno 1412, proclamarono F. re d'Aragona. Nei seguenti quattro anni di governo F. si adoperò molto per riparare ai gravi sconcerti prodotti nello stato dalla precedente lotta. Genova, che aveva sostenuto un movimento secessionista in Sardegna, stipulò una tregua con l'Aragonese; in Sicilia si confermò come governatrice Bianca, vedova di re Martino il giovane; in Spagna si distrusse la potenza del più forte rivale del sovrano, il conte d'Urgel, che fu fatto prigioniero a Balaguer. Infine, spinto dall'imperatore Sigismondo e dagli ambasciatori del concilio di Costanza, che si abboccarono con lui in Perpignano il 31 agosto 1415, F. tentò di persuadere Benedetto a rinunziare alla tiara per restituire l'unità alla Chiesa; e poiché questi oppose un reciso rifiuto, lo abbandonò (6 gennaio 1416).

Bibl.: L. Sancho Bonal, Historia del compromiso de Caspe, Barcellona 1912; M. Luna, Intervención de Benedicto XIII en el compromiso de Caspe, in Rev. de archivos, bibliotecas t museos, XXVIII (1913); M. Sancho Izquierdo,, Ensayo de una biografia de D. Antonio de Luna y de su influencia en el compromiso de Caspe, in Rev. cit., XXX (1914).

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