fermentazione L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio o di altri substrati fermentescibili.
Ogni f. è caratterizzata dal substrato fermentescibile, dal microrganismo (o dai microrganismi) che la compie e specialmente dai prodotti terminali.
1.1 Substrati I substrati più comunemente usati per le f. anaerobiche sono gli zuccheri a sei atomi di carbonio, in particolare D-glucosio, ma alcuni batteri possono ottenere energia metabolica mediante la f. di pentosi, acidi grassi e amminoacidi/">amminoacidi. Mediante la trasformazione delle sostanze che essi fermentano, i microrganismi della f. traggono l’energia necessaria per l’accrescimento e la moltiplicazione.
1.2 Esigenze colturali I terreni sui quali vengono seminate le colture dei microrganismi per assicurarne lo sviluppo o per sopperire ai loro fabbisogni energetici debbono contenere, oltre a composti del carbonio, anche azoto, fosforo e componenti secondari. Come fonti di azoto si usano di solito: ammoniaca, sali di ammonio, urea e in qualche caso composti azotati organici (idrolizzati proteici, amminoacidi ecc.). Il fosforo necessario alle funzioni vitali che si esplicano nei microrganismi viene fornito da fosfati (di calcio, di ammonio). Fra le altre sostanze dette secondarie, ma necessarie, sono da ricordare: sali inorganici, tracce di metalli (potassio, magnesio, ferro, rame, cobalto ecc.) e anche piccole quantità di fattori di crescita (vitamine). Queste varie sostanze vengono sciolte in acqua e la soluzione prima dell’uso è sterilizzata.
1.3 Prodotti terminali La quantità di energia che si libera nelle trasformazioni chimiche fermentative è relativamente piccola e pertanto i microrganismi delle f. devono trasformare molto materiale fermentescibile per soddisfare le loro esigenze; in conseguenza vi è un forte accumulo di prodotti terminali. Questo fatto costituisce il principio dell’utilizzazione di numerosi processi fermentativi nelle tecnologie alimentari (produzione di bevande alcoliche, maturazione naturale o artificiale di alcuni formaggi). I microrganismi compiono le f. mediante enzimi in essi contenuti; pertanto è possibile ottenerle usando semplicemente gli enzimi estratti dai microrganismi stessi. Tuttavia per scopi pratici è in genere più conveniente usare microrganismi vivi.
Una classificazione razionale delle numerose f. note è certamente difficile; tradizionalmente le f. si dividono in aerobiche, che si svolgono con l’intervento obbligato dell’ossigeno, e anaerobiche, che si svolgono senza l’intervento dell’ossigeno. Una classificazione più moderna individua tre differenti gruppi di f. a seconda della specifica destinazione: sintesi di quantità insolitamente elevate di un metabolita generale, produzione di composti particolarmente complessi, trasformazione selettiva di substrati.
2.1 F. aerobicheod ossidative. - Nelle f. aerobiche il substrato fermentescibile spesso non è un carboidrato e le trasformazioni chimiche che esso subisce possono non essere di tipo demolitivo, ma consistere in semplici ossidazioni; particolare interesse è stato rivolto all’utilizzazione di idrocarburi (per la produzione, per es., di
2.2 F. anaerobicheo anossidative. - Una rassegna panoramica delle più note f. anaerobiche può compendiarsi sinteticamente se fra parentesi si indicano i principali prodotti ottenuti: f. acetonbutilica (acetone, alcol butilico, H2 e CO2); f. alcolica (
Dal punto di vista dei meccanismi biochimici attraverso i quali decorrono i processi fermentativi, un cenno particolare merita la f. alcolica, per l’importanza delle applicazioni e per l’interesse intrinseco dello studio. Con la f. alcolica si ha la trasformazione di glucosio in alcol e
Con processi di f. si ottengono su scala industriale (oltre ai prodotti da tempo preparati quali le bevande alcoliche) molti amminoacidi (acido glutammico, lisina/">lisina ecc.), la gran parte degli antibiotici, nucleotidi, prodotti di trasformazione degli steroidi, polisaccaridi, molte vitamine, acidi e alcol (acido citrico, gluconico, lattico, piruvico, etanolo, glicerina ecc.); in taluni casi (per es., produzione di proteine da idrocarburi) i microrganismi stessi, e non i prodotti terminali del loro catabolismo, costituiscono l’effettivo prodotto del processo fermentativo.