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festa

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Giorno o periodo di tempo destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere, spesso collegato al ritmo delle stagioni o al compiersi di determinati periodi di calendario. Momento di aggregazione, durante il quale si recupera il senso di appartenenza a una comunità, la f. è spesso anche una temporanea sospensione dell’ordine che regola la società.

L’uso di suddividere il tempo in periodi e di celebrare con speciali riti il giorno che separa un periodo dall’altro si riscontra presso tutti i gruppi umani. Probabilmente, la concezione fondamentale è quella di una separazione tra un tempo sacro e un tempo profano, che si realizza, oltre che mediante pratiche rituali, attraverso forme istituzionali di comportamento diverse da quelle abituali, riguardanti abbigliamento, alimentazione, attività lavorative, osservanza di divieti ecc. Talvolta legate a occasioni episodiche, le f. sono più spesso strettamente connesse al tipo di calendario seguito dai vari popoli, a sua volta collegato con il particolare tipo di civiltà (agricola, urbana, di caccia e raccolto).

Nel mondo moderno, si distinguono soprattutto le f. religiose e quelle civili. Nel cristianesimo, la prima festa celebrata con particolari atti di culto fu la domenica. Ma dalla fine del 2° sec. si trovano il mercoledì e il venerdì, destinati a speciali pratiche religiose. Il sabato fu considerato quasi festivo in Oriente, mentre in Occidente solo dai tempi di s. Pier Damiani è consacrato nella devozione popolare, e in parte liturgicamente, a Maria Vergine. Il giovedì, con l’istituzione della festa del Corpus Domini (1264) restò consacrato all’Eucaristia. Le altre f. più antiche sono la Pasqua e la Pentecoste; posteriori, il Natale e forse l’Epifania; l’Ascensione e l’Annunciazione sono ricordate nel 4°-5° secolo. Altre sono di parecchio posteriori (per es., la Trinità, 1334), alcune recenti o recentissime.

Le f. civili, di carattere commemorativo o dinastico, non senza un elemento religioso (almeno in origine), risalgono all’epoca del rafforzamento delle grandi monarchie; ebbero grande sviluppo con la Rivoluzione francese (che ad alcune diede carattere addirittura antireligioso) e con il 19° sec., quando ogni Stato ebbe la sua f. nazionale (spesso commemorativa dell’indipendenza: per es., USA, 4 luglio; Perù, 28 luglio); con il diffondersi delle dottrine socialiste e col movimento dei lavoratori si è sempre più generalizzata la f. del 1° maggio.

Le f., specialmente religiose, sono spesso celebrate in forme tradizionali ( f. popolari), che si mantengono vive tra il popolo, e interessano il folclorista, lo storico, il sociologo, l’etnografo e soprattutto lo studioso di scienze religiose, sia in quanto testimonianze del modo di vivere, sentire e pensare di una popolazione, sia in quanto sopravvivenze di atteggiamenti psicologici ideali e religiosi appartenenti al passato. Così in certe manifestazioni festive si è scorta una sopravvivenza di antichissimi riti agrari, per es., nelle f. di carattere stagionale, coincidenti più o meno con i vari momenti della coltivazione (semina, raccolto ecc.) o con fenomeni astronomici (solstizi, equinozi) o meteorologici (inizio o fine di piogge, inondazioni periodiche ecc.). Su questa base, si è tentata anche una classificazione delle f., secondo vari criteri, in agrarie, marinare, marziali, mistiche ecc., o in liturgiche, extraliturgiche, stagionali, processionali, espiatorie ecc., o, più semplicemente, in calendariali (che accompagnano le f. del calendario liturgico della Chiesa universale) e patronali o locali. Considerate quindi nel loro aspetto più importante, le f. popolari costituiscono l’oggetto di un problema, di natura essenzialmente storico-religiosa, riguardante il modo con cui una struttura culturale si è venuta plasmando attraverso i secoli a contatto di una direzione religiosa egemone, e le modalità stesse con le quali l’orientamento religioso egemonico ha dovuto a sua volta adattarsi per assorbire l’antico, e impiantarsi in luogo di questo. Se questa dialettica vale per qualsiasi situazione religiosa che veda incontrarsi e scontrarsi l’antico e il nuovo, il mondo della tradizione e le religioni universalistiche, acquista tuttavia un particolare interesse per la storia religiosa dell’Occidente, risolvendosi in una storia di rapporti tra cristianesimo e religioni antiche (classiche o barbariche).

Tipiche di alcune f. sono le macchine (per es., di s. Rosa a Viterbo, di s. Rosalia a Palermo), i carri sacri (per es., ceri di Gubbio, gigli di Nola ecc.) o i giganti (Mistretta, Messina; più frequenti nel Belgio dove raffigurano personaggi dell’epoca cavalleresca: i quattro figli di Aimone sul cavallo Baiardo; o biblici: Sansone, David ecc.). Altri aspetti di molte f. sono offerti da rappresentazioni sacre, archi di trionfo, luminarie, addobbi delle case, fuochi artificiali.

Vedi anche
Pentecoste Festa mobile che la liturgia cristiana celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua, per ricordare la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine. È la solennità che corona il periodo pasquale e celebra la nascita della Chiesa quale comunità dei redenti. Come la Pasqua, anche ... Corpus Domini Festa cattolica mobile, che si celebra di giovedì, 60 giorni dopo la Pasqua in onore dell’Eucaristia. epifania Termine greco (ἐπιϕάνεια, «manifestazione»), usato in senso religioso dai Greci per indicare l’azione di una divinità che palesa la sua presenza attraverso un segno (visione, sogno, miracolo ecc.). Sono ricordate epifania di Zeus, di Artemide, di Dioniso, e in particolare, di Asclepio, divinità sanatrice, ... solennità solennità Festività che viene celebrata in modo solenne. ● Nel calendario liturgico cattolico, le solennita, caratterizzate principalmente dal canto, dalla presenza dei ministri di ogni grado e dalla partecipazione attiva del popolo, sono: i giorni del Triduo pasquale della Passione e della Risurrezione ...
Categorie
  • FOLKLORE E TRADIZIONI POPOLARI in Scienze demo-etno-antropologiche
  • FESTIVITA E CALENDARI RELIGIOSI in Religioni
Tag
  • RIVOLUZIONE FRANCESE
  • CORPUS DOMINI
  • CRISTIANESIMO
  • ANNUNCIAZIONE
  • PIER DAMIANI
Altri risultati per festa
  • festa
    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Cecilia Gatto Trocchi Celebrazione solenne Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla vita e dal lavoro quotidiani. Le feste scandiscono sia il ciclo dell'anno sia la vita individuale, nel cui ...
  • Festa
    Universo del Corpo (1999)
    Vittorio Lanternari Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi religiosi, sociali e naturali di particolare rilevanza per l'individuo e la comunità. La separazione di ...
  • FESTA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    (dal lat. festus (dies); fr. fête; sp. fiesta; ted. Feiertag; ingl. holiday) Giuseppe DE LUCA Raffaele CORSO * L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi ...
Vocabolario
fèsta
festa fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...
festivo
festivo agg. [dal lat. festivus «piacevole, allegro, leggiadro», der. di festus «festivo»]. – 1. a. Di festa, delle feste: giorni feriali e giorni f.; giorno f. a tutti gli effetti civili, agli effetti cioè previsti dalla legge. b. Che...
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