Fibromialgia

Dizionario di Medicina (2010)

fibromialgia


Patologia extrarticolare generalizzata nella quale non sono dimostrabili danni a carico dei tessuti, caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati a rigidità. Si manifesta prevalentemente nelle femmine tra i venti e i cinquanta anni, sebbene non si possano escludere casi in età adolescenziale e addirittura pediatrica. La valutazione clinica è complessa, essendo gli indici infiammatori sostanzialmente nella normalità. La parte anatomica più colpita dalla sintomatologia dolorosa è la colonna vertebrale con interessamento polidistrettuale del soma nel suo insieme: braccia, polsi, cingolo scapolare e pelvico. Caratteristico è lo stato di profonda astenia con disturbi del sonno e affaticamento. La f. non risponde ai comuni antidolorifici e risulta talora sovrapponibile, come sintomatologia, alla sindrome da fatica cronica (➔ fatica). Le cause sono sconosciute, sebbene alcuni studi neuropatologici tendano a dimostrare un ruolo nella percezione alterata del dolore (squilibrio o deficit nella neurotrasmissione dopaminergica).

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Colonna vertebrale

Cingolo scapolare

Antidolorifici