SILVESTRI, Filippo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 92 (2018)

SILVESTRI, Filippo

Alessandro Ottaviani

– Nacque a Bevagna il 22 giugno 1873 da Giuseppe e da Rosa Palmieri.

Compiuti gli studi liceali, nel 1892 si iscrisse alla facoltà di scienze naturali dell’Università di Roma, per poi trasferirsi nel 1894 in quella di Genova, e nel 1895 a Palermo, ove si laureò il 1° luglio 1896 sotto la guida di Nikolaus Kleinenberg. Rimase a Palermo solo fino al 1898, anno in cui fu nominato assistente presso il laboratorio di anatomia comparata all’Università di Roma, sotto la guida di Giovanni Battista Grassi.

Nel giugno del 1898, nonostante Grassi lo invitasse a rimanere a Roma, decise di oltrepassare l’oceano per ricoprire la carica di capo della sezione zoologica del Museo nazionale di Buenos Aires, assumendo l’anno dopo quella di capo dei lavori pratici di istologia presso la locale Università. Nel 1899 prese parte a una spedizione organizzata dal ministero dell’Agricoltura, al fine di studiare la possibile acclimatazione di alcune specie di pesci del lago Argentino e del rio Santa Cruz. Dopo il lungo soggiorno sudamericano, in anni successivi Silvestri compì un numero impressionante di viaggi per scopi scientifici, che lo portarono a visitare quasi tutte le parti del mondo (un’appassionata e ampia descrizione in Jannone, 1950, pp. 137-161).

Nel 1900 rientrò in Italia, tornando a lavorare presso il laboratorio diretto da Grassi, per trasferirsi poi a quello di zoologia generale e agraria della Scuola superiore d’agricoltura in Portici. Nel 1902 risultò abilitato per la libera docenza in anatomia comparata presso l’Ateneo romano. Due anni dopo, succedendo ad Antonio Berlese, fu nominato docente di zoologia generale e agraria nella succitata Scuola di Portici, mantenendo tale cattedra fino al 1936, quando, in seguito alla trasformazione della Scuola in facoltà agraria dell’Università di Napoli, prese il nome di cattedra di entomologia agraria. Dal 1920 fino al 1930 fu anche direttore della Scuola superiore.

La vastissima produzione scientifica di Silvestri, ammontante a ben quattrocentosettanta titoli, fu da lui stesso suddivisa in quattro periodi: la vita da studente liceale; la fase da studente universitario; la stagione di dottore in scienze naturali; e l’ultimo, cronologicamente più esteso, in cui fu docente a Portici. Silvestri fu in prima istanza uno specialista nello studio degli Artropodi, trascegliendone due classi in particolare, quella dei Miriapodi e degli Insetti, di cui fu un instancabile scopritore e descrittore. Le sue ricerche, disseminate in un numero prodigioso di saggi, apportarono un’importante mole di novità e precisazioni speciografiche; non trascurò, seppur saltuariamente, lo studio di altri settori della zoologia, come gli Aracnidi (Note Aracnologiche I-III, I. Specie italiane del genere Koenenia con descrizione delle femmine giovani e del maschio di K. mirabilis, II. Descrizione di un nuovo genere di Opilionidi del Chile, III. Una nuova specie di Opilocarus (Acari Notostigmata dell’America Meridionale), in Redia, 1905, vol. 2, pp. 239-261), i Pesci, i Rettili e gli Uccelli, il cui studio anzi rimonta al periodo liceale.

Pur essendo preminente il taglio speciografico, Silvestri seppe misurarsi con comprovata maestria anche in sistematica, morfologia, embriologia pura e comparata, anatomia comparata, filogenetica, sovente in combinazione.

Lo testimoniano in esordio di carriera saggi come Origine dell’organo copulativo nei Callipodidae, in Naturalista siciliano, 1895, vol. 14, pp. 221-223; I Diplopodi. Parte I. Sistematica, in Annali del Museo di Genova, s. 2, 1896, vol. 16, pp. 121-254; Note preliminari di morfologia dei Diplopodi, I. Origine dell’organo copulativo, II. Le glandole sericee nei Diplopodi, in Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 5, 1898, vol. 7, pp. 52-57; Sulla morfologia dei Diplopodi, 3° e 4° note preliminari, III. Sviluppo del Pachyiulius communis (Savi), IV. Alcuni cenni di anatomia comparata, ibid., pp. 178-180; Materiali per lo studio dei Tisanuri I-V, I. Circa alcuni caratteri del Projapix e la loro importanza filogenetica, II. Specie di Japix conservate nella mia collezione, III. Nuove specie di Nicoletia, IV. Una nuova Lepisma delle Isole del Capo Verde, V. Tisanuri trovati da altri e da me nell’America meridionale, in Bollettino della Società di entomologia italiana, 1902, vol. 33, pp. 204-249.

Capitolo a sé stante costituisce il filone degli studi entomologici volti a indagare la biologia degli Insetti, al fine di approntare nuovi strumenti e metodiche per la lotta contro le patologie vegetali, che furono suo costante e precipuo impegno, fin dalle prime battute della sua carriera di ricercatore. A partire dal 1907, Silvestri si dedicò con speciale dedizione al problema della mosca olearia, pubblicando quattro memorie, l’ultima delle quali apparve solo pochi mesi prima della sua morte. L’aspetto dell’applicazione dell’entomologia all’agricoltura poté esplicitarsi appieno grazie alla presenza del Laboratorio di zoologia generale e agraria, annesso alla cattedra. A partire dal 1890, il ministero dell’Agricoltura lo dotò di una sezione speciale, il Laboratorio di entomologia agraria, che funzionava da stazione agraria. La sezione era chiamata a classificare e studiare la biologia degli animali, insetti primariamente, che si potessero rivelare nocivi o vantaggiosi all’agricoltura e all’industria manifatturiera. Nel 1918 la sezione fu elevata a Laboratorio speciale di sperimentazione, con la direttiva di dedicarsi allo studio delle patologie delle piante, identificandosi infine con la direzione dell’osservatorio fitopatologico per il territorio compreso fra Napoli e Potenza.

In questi anni di direzione Silvestri spese molte energie per far sì che il vecchio laboratorio di zoologia generale, confinato in locali angusti, si trasformasse in un vero e proprio Museo entomologico, a tutt’oggi in piena attività. Grazie all’acquisizione di raccolte di pregio, come quella degli Emitteri di Enrico Ragusa, e all’apporto concreto di Silvestri, che a sua volta spronava gli allievi a depositarvi parte delle loro raccolte personali, il museo si distinse in generale per le specie esotiche e spiccò nel settore delle cocciniglie. A completamento dell’opera di rilancio e consolidamento dell’istituzione, Silvestri fondò due importanti organi di diffusione delle ricerche condotte nel laboratorio, ovvero il Bollettino del Laboratorio di zoologia generale e agraria di Portici, che uscì dal 1906 fino al 1943, e il Bollettino del Laboratorio di entomologia agraria di Portici, iniziato nel 1937 e proseguito fino al 1948.

Segno inequivocabile della cura e dell’impegno con cui Silvestri adempì all’impegno didattico furono i sussidi via via messi a disposizioni per i corsi: raccolte da Giovanni Martelli furono le lezioni di Entomologia: parte generale (s.l. 1905); Lezioni di entomologia agraria (Napoli 1907); raccolte da Guido Grandi le Dispense di entomologia agraria: parte speciale (Portici 1911). Significativo il valore degli assistenti della cattedra avvicendatisi in tanti anni di insegnamento: da Gustavo Leonardi a Giovanni Martelli fino a Giuseppe Jannone, così come ingente il numero degli ispettori alle malattie delle piante che frequentarono il laboratorio e quello degli allievi.

Delle decennali ricerche nel campo dell’entomologia applicata al campo agrario, Silvestri intese fornire una summa finale, avente per titolo Compendio di entomologia applicata. L’opera, che patì ritardi per le difficoltà di stampare a causa della guerra, non poté però essere da lui completata; curò della Parte speciale il primo volume (parte I: Portici 1934; parte II, Portici 1939), e del secondo volume la prima parte (Portici 1943), cui si aggiunse postuma la successiva (Napoli 1951); postumi uscirono anche i Ricordi e itinerari scientifici (Napoli 1959).

Nel 1948 Silvestri era stato collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Nominato emerito nel febbraio del 1949, si spense di lì a breve, il 1° giugno dello stesso anno a Bevagna.

Silvestri fu membro di numerosissime accademie italiane e internazionali (un elenco in Russo, 1949, pp. IX-X); ebbe diversi premi e onorificenze: nel giugno 1908 fu insignito della medaglia d’oro della Società dei XL; nell’ottobre del 1910 vinse il Gran premio d’onore con medaglia d’argento dell’Esposizione internazionale di Buenos Aires; nel 1915 quello per le scienze biologiche dalla Reale Accademia dei Lincei; nel febbraio del 1930 ricevette la Grande medaille Isidore Geoffroy Saint-Hilaire conferita dalla Société nationale d’acclimatation de France.

Opere. Un elenco completo delle opere pubblicate da Silvestri è in Russo, 1949, pp. XI-XLIX; da segnalare, fuori dal novero delle memorie prettamente scientifiche, il Discorso pubblicato in Onoranze a Battista Grassi, Roma 1925, pp. 31-73, poi ristampato come Commemorazione del socio nazionale prof. Battista Grassi, in Memorie della R. Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 6, 1927, vol. 2, pp. XIX-LXII, comprendente anche un elenco completo delle pubblicazioni di Grassi; l’informatissimo volume Il R. Istituto superiore agrario in Portici: 1872-1928, Portici 1928.

Fonti e Bibl.: G. Grandi, Orazione in memoria di F. S., in Annali della sperimentazione agraria. Supplemento, n.s., 1949, vol. 3, pp. I-VII; G. Russo, F. S.: nota necrologica, curriculum vitae, elenco delle pubblicazioni, in Bollettino del Laboratorio di entomologia agraria ‘F. S.’ di Portici, 1949, vol. 9, pp. I-XLIX (con ritratto); G. Grandi, F. S. l’entomologo, in Rendiconti della Accademia nazionale dei Lincei. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 8, 1950, vol. 7, pp. 527-531; G. Jannone, Vita di scienziato (biografia di F. S.), Pisa 1950; L. Masi, F. S., in Memorie della Società entomologica italiana, 1950, 29, pp. 125-135; G. Cotronei, Ricordando F. S., in Rivista di biologia, 1956, vol. 48, pp. 171-184; G. Russo, F. S.: maestro, Portici 1958; G. Viggiani, Le specie descritte da F. S. (1873-1949), in Bollettino del Laboratorio di entomologia agraria ‘F. S.’, 1973, vol. 30, pp. 351-417; E. Tremblay - R. Priore - L.F. Russo, Museo ‘F. S.’ dell’Istituto di entomologia e zoologia agraria, in Annali della facoltà di agraria dell’Università degli studi di Napoli ‘Federico II’, s. 5, 2006, vol. 1, pp. 292-311; A.P. Garonna, Il Museo di entomologia ‘F. S.’, in I musei delle scienze agrarie. L’evoluzione delle Wunderkammern, a cura di S. Mazzoleni - S. Pignatelli, Napoli 2007, pp. 95-116.

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