FISARMONICA

Enciclopedia Italiana (1932)

FISARMONICA (dal gr. ϕῦσα "mantice" e armonica; fr. accordéon; sp. acordeón; ted. Ziehhiarmonika, Akkordion; ingl. accordion)

Francesco Vatielli

Strumento usato nelle musiche popolari, ma non nelle orchestre e nei complessi musicali artistici. Si compone di un mantice a soffietto che, azionato dal movimento delle braccia del suonatore, si riempie d'aria. Alle estremità vi sono due e anche più tastiere così a destra come a sinistra. A quelle di destra è affidata la melodia e a quelle di sinistra l'accompagnamento. Queste tastiere corrispondono a una serie di ance libere che, per l'azione del vento che esce dal mantice, risuonano. Come si vede il procedimento è molto analogo a quello dell'armonium; i mantici a pedale sono sostituiti dai mantici a mano.

L'invenzione della fisarmonica è attribuita al viennese Damian (1829). Ben presto questo strumento si diffuse nei varî paesi e anche in Italia trovò nel popolo cultori appassionati e suonatori valenti. La fisarmonica infatti si presta moltissimo per le danze popolari o per riprodurre canzonette, arie di ballo. Le fisarmoniche sono di diversa grandezza e variano anche nella forma esterna; anche il loro timbro è molto simile a quello dell'harmonium comune.

Quanto al repertorio, generalmente il suonatore adatta allo strumento i motivi più noti di opere e di canzonette in voga ornandole di variazioni e di passaggi di velocità e di bravura.

Oggi si fabbricano fisarmoniche perfezionate anche con combinazioni di registri di armonie, e si rendono possibili in esse esecuzioni di brani di qualche importanza. Esistono società di suonatori di fisarmonica che dànno anche concetti pubblici (v. anche musicali, Strumenti). In Italia è nota anche sotto il nome di organetto.

Nel 1829 sir Charles Wheatstone inventò la concertina, che differisce dalla fisarmonica principalmente perché dà la stessa nota tanto tirando quanto premendo, mentre la fisarmonica dà due note diverse.

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