Fitocromo

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Cromoproteina vegetale il cui gruppo prostetico è una ficobilina. Ha colore blu e azione fitormonica. Esiste in due forme (P660 e P730) reversibilmente convertibili l’una nell’altra in risposta alla luce rossa di circa 660 nm ed estremo-rossa di circa 730 nm di lunghezza d’onda. Il f. regola la germinazione, la sintesi di alcuni carotenoidi, la sintesi di antocianine, l’allungamento del fusto, l’espansione fogliare, il fotoperiodismo. Le formule di struttura proposte da H.W. Siegelman, D. Chapman e C.V. Cole per le due forme sono:

formula

Il P660 e il P730 sono gruppi cromofori, legati a proteine. Il significato fisiologico delle interconversioni tra le due forme del f. è che P730 è la forma attiva: la luce assorbita dal P660 lo converte nella forma P730, che promuove la germinazione dei semi. Se però la luce incidente è di colore rosso scuro (estremo-rossa), di λ = 730 nm, il f. attivo è convertito nella forma inattiva P660 e non si ha germinazione. Nell’oscurità, il P730 viene lentamente convertito in P660; pertanto, la durata della notte diviene una variabile importante dei processi fotoperiodici influenzati dal f., e costituisce un orologio biologico per distinguere le notti lunghe dalle notti brevi, sì che certi processi fisiologici stagionali possono manifestarsi solo nell’appropriato periodo dell’anno.

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